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In Prefettura si è tenuto un nuovo summit per risolvere la vertenza dei 22 ex dipendenti delle Arti Grafiche Di Mauro di Cava de’ Tirreni. A volere fortemente il tavolo di confronto sono state le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Cisat. Il tempo stringe. Infatti il prossimo 31 dicembre scade la mobilità ordinaria per i lavoratori dell’opificio metelliano. A tal proposito, i sindacati hanno chiesto la proroga in deroga della mobilità, quale unico strumento per la ricollocazione lavorativa delle maestranze. Dal canto suo il presidente della Cavamarket Spa – come riportato da un comunicato inviato dalla Provincia di Salerno-, che ha acquistato dalla curatela fallimentare il cespite delle Arti Grafiche Di Mauro, ha confermato l’intenzione di voler ricollocare, nell’ambito del gruppo, i lavoratori i cui ammortizzatori sociali sono in scadenza il prossimo 31 dicembre ma ha evidenziato la difficoltà di assumere le maestranze nell’immediato, per via dello stato di crisi che presumibilmente sarà superato solo nel corso del 2010. Di qui la richiesta alle istituzioni di continuare a sostenere i lavoratori durante il periodo necessario per la graduale ricollocazione lavorativa. A raccogliere l’istanza è stato l’Assessore provinciale al Lavoro: “Continuiamo a garantire il nostro massimo impegno sul fronte delle vertenze che interessano tutti i lavoratori della provincia di Salerno, anche grazie alla concreta vicinanza del governo centrale attraverso il Sottosegretario Viespoli – ha spiegato Anna Ferrazzano – Nel caso specifico dei lavoratori delle ex Arti Grafiche, anzitutto sarà valutata la possibilità di concedere la mobilità in deroga per l’anno 2010, per la quale con tutte le parti in causa parteciperemo ad un apposito tavolo convocato in sede regionale. Poi come Provincia ci siamo attivati a creare una sinergia tra l’azienda ed Italia Lavoro perché si possano ricollocare i lavoratori, sia quelli con ammortizzatori in scadenza nel 2009 e sia quelli con scadenza nel 2010, sfruttando le opportunità dischiuse dal progetto Welfare to work, che favorisce concrete politiche di reimpiego”.
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