Oggi è |
Messa in sicurezza dei costoni della Costiera Amalfitana dopo la morte del 44enne Carmine Abate, chef del ristorante “Da Zaccaria” ad Atrani: il prossimo 12 gennaio, in Regione, pronti via con una riunione fiume per discutere il delicato punto e le successive manovre da compiere con al proprio fianco la Provincia di Salerno, i comuni costieri, l’Autorità di Bacino ed il Genio Civile di Salerno. Intanto, nella giornata di ieri, Riunitosi a Palazzo Sant’Agostino il tavolo tecnico convocato dall’Assessore alla Protezione Civile, Giovanni Romano. “Occorre iniziare un lavoro di programmazione più accurato – ha dichiarato l’Assessore Romano – non possiamo più aspettare. La Provincia deve svolgere il ruolo che le compete, ovvero di coordinamento tra la Regione e gli enti locali. Si tratta di arrivare alla stipula di un protocollo d’intesa in cui la Provincia, in quanto ente di area vasta, abbia funzioni di coordinamento”. Spazio, adesso, alla polemica sollevata da Legambiente Campania con una nota del presidente Michele Buonomo: “La Costiera Amalfitana negli ultimi anni e’ quella maggiormente colpita da fenomeni franosi. Quel territorio ha bisogno di opere di consolidamento dei costoni ed un continuo e costante monitoraggio sugli intereventi di ampliamenti dei servizi e delle strutture ricettive effettuati negli ultimi anni, soprattutto quando questi hanno interessato i lavori di sbancamento delle rocce. La lotta al dissesto idrogeologico, agli incendi, all’abusivismo edilizio è una questione di governo del territorio, quotidiana, prioritaria qualcosa del tutto diverso dagli interventi e da una politica dell’emergenza”. La Campania- denuncia Legambiente- è una regione sottoposta al rischio di frane e alluvioni: l’86% dei comuni campani sono classificati a rischio idrogeologico, il fenomeno interessa tutte le cinque Provincie della Regione, ma la più fragile è quella di Salerno con il 99% delle amministrazioni a rischio.
Link breve:
Devi Registrarti ed effettuare il Login per scrivere un commento Accedi