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La classifica parla chiaro. Il campo parla chiaro. Alcuni tifosi, invece, non parlano chiaro. Preferiscono agire nel modo sbagliato, aggravando la situazione della Salernitana. Al termine della gara con il Brescia, a dire il vero anche durante, è accaduto praticamente di tutto. Ecco, direttamente dalle pagine del sito della Lega Calcio, il provvedimento adottato dal giudice sportivo nei confronti del club granata: “Ammenda di 30mila euro alla società Salernitana per aver suoi sostenitori: 1) nel corso della gara, fatto esplodere nel recinto di giuoco una decina di petardi; 2) al 3° del secondo tempo, lanciato sul terreno di gioco dei fumogeni; 3) dal 38° del secondo tempo e fino al termine della gara lanciato sul terreno di gioco alcuni bengala e fumogeni ed innumerevoli bottiglie di plastica indirizzandole, in particolare, verso un assistente, che veniva colpito senza conseguenze lesive, ed il quarto ufficiale, inducendo l’arbitro a sospendere il giuco, che poteva riprendere dopo circa tre minuti, anche per l’apprezzabile intervento di alcuni dirigenti e calciatori; 4) al termine della gara, lanciato sul terreno di gioco innumerevoli oggetti di varia natura, colpendo al capo, con un accendino, il collaboratore della Procura federale, senza conseguenze lesive; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5, in relazione all’art. 13 comma 1 lettera (b) per la concreta cooperazione offerta dalla Società a fini preventivi e di dissuasione”. Il singolo appassionato ha ragione di protestare, paga il biglietto combattendo anche contro pioggia e freddo, ma dovrebbe farlo civilmente. Ed invece, in alcuni casi, capita che la soluzione più semplice sia lanciare petardi, bottiglie o altri oggetti. Non è la prima volta che il popolo granata deve fare i conti, in tutti i sensi, con qualcuno che preferisce rendere ancora più amara una stagione già ricca d’insoddisfazioni.
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