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Il sindaco di Salermo, Vincenzo De Luca, in un’intervista a La Stampa, racconta l’esperienza della sua città, in cui si trova la comunità senegalese meglio integrata del Mezzogiorno. “Chi accetta le regole del buon vivere civile – dice il sindaco – viene aiutato ad integrarsi, chi le infrange viene perseguito e scacciato”. A Salerno, sono un esempio di integrazione i mercatini etnici, “dove i venditori sono titolari di una licenza di vendita ambulante che paga in base ad una tariffa sociale”. Intanto, pochi giorni addietro, proprio in un incontro con il primo cittadino i rappresentanti della comunita’ senegalese hanno rinnovato l’apprezzamento per l’impegno del comune di Salerno a favore di una piena integrazione sociale, culturale ed economica dei cittadini immigrati nel rispetto delle leggi, dell’ordinato svolgimento delle attivita’ commerciali ed economiche, della pacifica convivenza tra popoli e culture che arricchisce la nostra comunita’. Il sindaco ha espresso un impegno dell’amministrazione comunale per favorire, attraverso adeguati sostegni ai minori ed alle donne, il ricongiungimento dei nuclei familiari per gli aventi diritto; favorire il miglioramento delle condizioni di lavoro attraverso la ricerca congiunta e condivisa di aree ( mai comunque il corso Vittorio Emanuele o il Lungomare ) per lo svolgimento dell’attivita’ commerciale compatibilmente con le dimensioni della citta’ di Salerno; sviluppare il coinvolgimento della comunita’ senegalese nel controllo e nella prevenzione di comportamenti e situazioni irregolari ed illegali. Su questi aspetti nei prossimi giorni si svolgeranno una serie d’incontri d’approfondimento e concretizzazione che sarà coordinato dallo stesso De Luca.
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