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Grassadonia e le critiche. Un rapporto non proprio idilliaco, soprattutto quando tutto sembra strumentalizzato per colpire l’intera Salernitana. Già costretta, purtroppo, a fare i conti con una situazione difficilissima di classifica. “Sono deluso – ha dichiarato il tecnico salernitano – dal disfattismo, dalla prevenzione, dalla malafede e dall’ignoranza calcistica di chi, con dichiarazioni pubbliche, tenta di ledere la dignità e la professionalità di coloro che invece lavorano per l’esclusivo bene della Salernitana. Ieri sera sono stato accusato di essermi alzato dalla panchina quando, fino ad ora, non lo avevo mai fatto. Ebbene chiarisco che, con Cerone espulso, ero pienamente legittimato a dettare tempi e movimenti alla squadra in campo. Sarebbe bastato guardare la gara con un minimo di attenzione per accorgersene. Invece di evidenziare la positività di una prestazione al termine della quale la Salernitana non ha raccolto quanto aveva meritato, in questa città ci si concentra a capire chi fa la formazione, chi comanda, chi deve o non deve impartire le disposizioni dalla panchina. Vengono dette cose gravi, in malafede, che offendono i diretti interessati ma anche una squadra invece encomiabile dal punto di vista dell’attaccamento ai colori granata. Qui c’è gente che parla per invidia, per gelosia e per interesse. Non lo accetto, non mi sta bene. Sono orgoglioso di essere, con Cerone, punto di riferimento per questi ragazzi: atleti lodevoli che non mollano mai, sempre pronti ad ogni tipo di sacrificio: ritiri, allenamenti doppi o tripli ecc… Una squadra con gli attributi giusti. Sia chiaro che qui nessuno mollerà: finché l’aritmetica ci darà speranze lotteremo su ogni pallone e daremo sempre il massimo in allenamento. La società ed il Presidente Lombardi sono sempre stati dalla nostra parte assecondando ogni esigenza della squadra e dello staff tecnico”.
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