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Il sorriso è quello di sempre, lo stesso di qualche anno fa sul podio di Rimini (ci salì tre volte, mica una soltanto) ai campionati italiani under 14, quando un po’ festeggiava un traguardo sempre prestigioso ed un altro po’ tratteneva l’amaro rimpianto di non esser riuscita a vincere quel titolo tricolore che ancora manca nella sua giovane ma già luccicante carriera. Solo che stavolta il sorriso di Angela Gallo, sciabolatrice e punto di forza della Nedo Nadi Salerno, si distingue tra coetanee provenienti da ogni dove d’Europa e non solo, perché la medaglia conquistata a Pisa, nell’ormai tradizionale trofeo internazionale riservato alla categoria cadetti (under 17), vale qualcosa in più d’un comune seppur importante risultato ottenuto in campo nazionale.Non era Coppa del Mondo, vero, ma ci somigliava tanto, questa gara di sciabola femminile in cui l’atleta dello storico sodalizio di piazza Casalbore ha concluso al terzo posto, migliore tra le italiane in gara, un messaggio neppure troppo cifrato allo staff tecnico azzurro per le prove del circuito iridato che verranno in futuro. L’allieva di Luca Chiei (e del preparatore atletico Gianni De Martino), un talento che quotidianamente non risparmia sacrifici per tentare la scalata al vertice – che fu suo da under 14 – anche oggi che l’asticella s’è alzata ed il livello della concorrenza pure, sulle pedane toscane ha sciorinato una prova di forza, tra tecnica e personalità.Lo splendido viaggio verso il podio della sciabolatrice salernitana era cominciato con l’en plain nella fase iniziale a gironi: sei vittorie in altrettanti match, nell’ordine contro la britannica Yates, l’olandese Hensen e le altre italiane Tencone, Adamo, Mormile e Cuffuani, con ben 30 stoccate messe a segno ed appena 8 incassate, un’aliquota che faceva volare la Gallo in vetta alla classifica, testa di serie numero uno del tabellone ad eliminazione diretta. E non era un fuoco di paglia: perché anche negli assalti dal ‘non ritorno’ Angela confermava d’esser davvero in gran giornata. Una dopo l’altra, infatti, batteva l’inglese Polly Cleaver (15-4), la greca Arianna Sakellariou (15-9), quindi le connazionali Eleonora Abate (napoletana del Circolo Nautico Posillipo, superata per 15-8) e Maria Elena Aresu, quest’ultima – promessa del Club Scherma Ariccia – ko con l’eloquente punteggio di 15-3 che spalancava alla ragazza della Nedo Nadi le porte d’una medaglia. Solo in semifinale la sciabolatrice del club di piazza Casalbore si arrendeva all’ungherese Kata Varhelyi (9-15), poi vincitrice della gara dopo il successo nella finalissima sull’ellenica Stavroula Dimkou.Una sconfitta che però toglieva nulla alla straordinaria performance di Angela Gallo, che riportava una tuta blu su un podio internazionale proprio sotto gli occhi d’una emozionatissima Teresa Russo, madre e presidente. Storia di cuore, di sport e di successi.
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