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“Non staccare la presa, la città non si è arresa”, è questo l’invito della tifoseria granata. Come a dire, sarò pazzo ma ci credo. Usiamoli a bizzeffe gli slogan, possibile che possano tornare prepotentemente d’attualità tra qualche tempo. Certo, questo bisogna chiederlo alle prestazioni della formazione allenata da Cerone e Grassadonia. Sono loro, meglio dire potrebbero essere, gli artefici di una incredibile rimonta. Troppo ottimistici dopo le parole dei giorni scorsi. A volte basta poco per tutto, credeteci. Basta crederci. Ed i tifosi hanno ancora voglia di farlo. Forse non tutti ma il bello è proprio questo. Pochi siamo e meglio stiamo, cantava Arbore, che non sia un nuovo slogan per rendere tutto più stuzzicante. Parola d’ordine divertirsi e quando non hai nulla da perdere, meglio tentare sino alla fine. Ed il tifosi della Salernitana prende coraggio. Badate bene, non lo fa per la società ma per quella bandiera che non vuole proprio saperne di essere ammainata nel burrascoso mare della Lega-Pro. Una volta, in una magica coreografia della Curva Sud, si leggeva “Affonda i nostri ricordi, emergono i nostri sogni”. Altra storia, altra Salernitana ma adesso lasciamo affondare il passato recente e facciamo emergere un radioso futuro. Tanto per non staccare la spina.
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