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La compagnia del “Teatro dei Comici” in scena al Teatro Nuovo

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Al Teatro Nuovo di Salerno venerdì 29 e sabato 30 gennaio alle ore 21.00, domenica 31 gennaio alle ore 18.30, il Teatro dei Comici presenta Gianfranco Gallo e Massimiliano Gallo in “Ti ho sposato per ignoranza” di Gianfranco Gallo, con Maria Monsé e la Compagnia Stabile del Teatro dei Comici, regia di Gianfranco Gallo. La messa in scena è il primo degli omaggi al teatro dal quale l’autore, Gianfranco Gallo, proviene e dal quale è partito: il teatro comico napoletano di nobile tradizione. Un teatro i cui eroi furono Antonio Petito e la sua famiglia, Cammarano, Eduardo Scarpetta e tanti altri che traghettarono il palcoscenico partenopeo dalla Commedia dell’Arte ai testi di Eduardo De Filippo e dei nuovi drammaturghi.

Un’antica farsa di Pasquale Petito è lo spunto per un esilarante spettacolo, il cui titolo originale, “A scarrecavarrile” (“A scarica barile”), spiega tutta la trama. Si tratta di una storia di tradimenti e perdoni, nel segno di una grande tradizione comica rinnovata. Protagonista incolpevole è un bastone da uomo, che fa da asse per una serie di costruzioni esilaranti di grande eleganza ed efficacia. Una messa in scena di sicuro effetto che trascinerà lo spettatore in un’epoca, passata e indefinita allo stesso tempo, nella quale ritroverà una vis comica, un linguaggio e un’attualità del tutto originali e vicini al moderno sentire. “ Il lavoro di Pasquale Petito mi ha interessato subito – precisa Gianfranco Gallo – perché, traducendo a suo modo la classica pochade francese e dunque allontanandosi dalle farse del più rinomato fratello Antonio Petito, anticipa lo stile e la forma di colui il quale fu forse il più grande commediografo napoletano: Eduardo Scarpetta. Mi sono divertito a metterci del mio, per cui lo spettacolo acquista modernità e forza nella rielaborazione, quasi una riscrittura per un testo del quale, più che altro, ho conservato lo spunto centrale che è poi la vera macchina teatrale dell’antica farsa”.

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Scritto da su 27 Gennaio 2010. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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