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Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità ebraica di Roma, è a Salerno lunedì 1 febbraio alle ore 20.30, al Grand Hotel, per un’iniziativa promossa dai Rotary Club del comprensorio. All’incontro parteciperà anche il governatore distrettuale del Rotary Club, Francesco Socievole. Sarà un’occasione di alto valore umano e spirituale, soprattutto per conoscere meglio le tappe del dialogo interreligioso tra i seguaci del Concilio Vaticano II e l’attuale giudaismo.
La visita di Benedetto XVI alla sinagoga di Roma, lo scorso 16 gennaio, ha dimostrato che il dialogo è difficile, ma è una strada che si può percorrere, se da entrambe le parti il lavoro è chiaro. Joseph Ratzinger ha accolto l’invito di Riccardo Di Segni ed è entrato nella sinagoga, dove Giovanni Paolo II, suo predecessore, vi era stato il 13 aprile 1986. Allora fu un evento senza precedenti, perché un pontefice non aveva mai varcato la soglia di una sinagoga. Quest’anno si ricordano i 45 anni della promulgazione della dichiarazione “Nostra aetate” del Concilio, concepita da Giovanni XXIII e promulgata poi da Paolo VI, che ha spazzato via i pregiudizi antiebraici della Chiesa cattolica e ha riabilitato il popolo ebraico dall’accusa di deicidio. Anche per questa la recente visita di Benedetto XVI ha assunto un maggiore valore simbolico.
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