Confindustria Salerno e Confidi al fianco delle imprese locali

2 Febbraio 2010 | Archviato in: In evidenza,Lavoro | Scritto da: Carmine Mellone |

Risultati importanti quelli raggiunti dalla sede salernitana di Confidi Province Lombarde nei primi mesi di attività, dopo l’inaugurazione della struttura, avvenuta nel maggio dello scorso anno. I numeri positivi del 2009 di Cpl, che ha sede all’interno di Confindustria Salerno, sono i circa 12 milioni di euro in pratiche deliberate e gli oltre 20 milioni di euro di pratiche attualmente in fase di lavorazione (in entrambi i casi si tratta di garanzie di linee di credito), per un totale di 60 imprenditori iscritti. La sinergia con Confindustria Salerno e Assolombarda ha consentito alla sede salernitana di Cpl di sottoscrivere accordi con Confagricoltura Salerno, Unimpresa Salerno e Anicav (settore industrie conserviere), portando così il bacino d’utenza potenziale in provincia di Salerno a circa diecimila aziende. Confidi Province Lombarde, oltre a rappresentare il braccio finanziario di Confindustria, è un organo competente e qualificato di assistenza e di consulenza del mondo imprenditoriale, con la funzione di filtro per gli istituti di credito e di strumento a garanzia per finanziamenti e mutui.

“Siamo fermamente convinti – ha affermato il presidente di Confindustria Salerno Agostino Gallozzi – che bisogna rivolgere la massima attenzione al mondo del credito, soprattutto in un momento come l’attuale, reso difficile da scenari finanziari profondamente mutati e da fattori congiunturali che impongono alle imprese nuove spinte propulsive. E’ quindi importante – ha proseguito Gallozzi – fornire carburante alle imprese affinché il sistema economico si rimetta in moto. Sono soprattutto le piccole e medie imprese ad aver bisogno di disponibilità da parte del mondo del credito”. Lo scorso 21 dicembre 2009, infine, Confidi Province Lombarde ha richiesto ufficialmente alla Banca d’Italia l’iscrizione all’albo “107 – Confidi vigilati da Bankitalia”, rappresentando uno dei pochissimi confidi in Italia (su un totale di circa ottocento) ad aver avviato tale iter come prescritto dalla legge.

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