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Per la Banca centrale europea “il basso grado di utilizzo della capacità produttiva potrà verosimilmente ridurre gli investimenti e la disoccupazione nell’area dell’euro dovrebbe continuare ad aumentare in certa misura, attenuando la crescita dei consumi. Di conseguenza ci si attende che l’economia dell’area cresca a un ritmo moderato nel 2010 e il processo di recupero potrebbe risultare discontinuo”. L’allarme lanciato dalla Banca Centrale Europea si pone in linea con il rilevamento di fine 2009 dell’Istat. Il tasso di disoccupazione a dicembre é salito all’8,5% dall’8,3% di novembre. I senza lavoro sono stati 392mila in più rispetto a dicembre 2008. L’occupazione a dicembre è rimasta sostanzialmente invariata rispetto a novembre, mentre ha perso l’1,3% rispetto a dicembre 2008, pari a 306mila posti in meno.
Secondo i dati ancora in corso di rilevamento il tasso ufficiale di disoccupazione nel nostro territorio nel primo semestre del 2009 è stato pari al 10%. Dato che secondo la Cgil Salerno ha una dimensione realistica se riportato al 15%, anche perché l’ultima rilevazione nel primo semestre del 2009 effettuato dai centri per l’impiego per l’agro-nocerino-sarnese parla di un tasso del 19 % corrispondente a 76mila disoccupati su 354mila abitanti. A giugno del 2009 il tasso di attività era del 54,5% indicazione che inquadrava Salerno a 8,5 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale (con il 63%) ma al di sopra di quella regionale, ferma al 48%. Ad aprile del 2009 i lavoratori in mobilità sono stati 1166, dato che lascia pensare considerando che complessivamente nel 2008 il relativo indicatore è stato di 1303.
La cassa integrazione ordinaria ha interessato, sempre fino ad aprile 200, nel salernitano, 517 persone; i numeri si sono moltiplicati per la cassa integrazione straordinaria con 1487 lavoratori salernitani conteggiati.
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