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Mentre le scuole superiori sono già al lavoro con le attività di orientamento, il governo rimescola le carte dell’organizzazione di studio con il varo della riforma Gelmini che coinvolge i licei, gli istituti tecnici e professionali. Il ministero procederà, a stretto giro, ad una massiccia campagna di informazione sulle novità introdotte che coinvolgerà le scuole e le famiglie. “La riforma dei licei può essere considerata epocale”, come da molti sottolineato.
L’impianto rivede complessivamente la legge Gentile del 1923. Si introducono due nuovi licei: il musicale-coreutico e quello delle scienze umane. Vengono rivisti e aggiornati i vecchi licei. Dal 2010 gli indirizzi saranno solo 6. Gli istituti tecnici saranno organizzati in due settori (economico e tecnologico) per 11 indirizzi. Per quanto riguarda gli istituti professionali si avranno 2 settori (Servizi e Industria e artigianato) e 6 indirizzi. Definita la nuova geografia della formazione sono state ufficializzate anche le scadenze per le iscrizioni: entro 27 febbraio per la scuola primaria e la secondaria di I grado; dal 26 febbraio al 27 per la scuola secondaria di II grado.
“Questa riforma prevede un approfondimento necessario per capire al meglio il cambiamento – commenta Nicola Scarsi, dirigente scolastico del liceo “Da Procida” di Salerno – Ci voleva forse un tempo maggiore per permettere un attento orientamento”. Tra i dirigenti che hanno partecipato agli incontri propedeutici alla definizione della riforma c’è stata Maria Saponiero, dirigente dell’ITIS “B. Focaccia” di Salerno: “Ci troviamo di fronte ad una svolta epocale. Il cambiamento avrà inizio da settembre prossimo con le prime classi. E’ indubbio che ciò suggerirà ai docenti una rivisitazione dei curricula”.
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