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Nel giorno dedicato a Nostra Signora di Lourdes in cui la Chiesa ci fa riflettere sulla parabola del buon samaritano, la parabola laica del vangelo- così com’è stata definita – va a sottolineare l’invito evangelico ad andare incontro all’uomo che soffre senza pregiudizi e barriere di sorta.
Sono le parole del nostro Arcivescovo a commento del brano evangelico durante la celebrazione eucaristica da lui presieduta nella cappella del san Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, dedicato a Maria Salute degli Infermi. “Voi che offrite un sorriso ai sofferenti ammalati ricoverati in questo ospedale ricordate: non state soccorrendo quell’uomo ma state soccorrendo Gesù”- ha proseguito il presule – se amiamo il Signore dobbiamo amare i fratelli.
Un vivo ringraziamento è andato poi al personale medico e paramedico presente, ai gruppi di volontariato e associazioni che operano a sostegno di quanti offrono la loro vita a sollievo dei sofferenti che con sollecitudine operano in questo ospedale ora policlinico universitario- e un pensiero va a tutti gli ammalati che invocano oggi l’aiuto di Maria SS. apparsa alla piccola Bernadette alla grotta di Massabielle dove fiumi di pellegrini, che giungono da ogni luogo del mondo, invocano la grazia della guarigione spirituale oltre che fisica.
“Maria rendici felici in Paradiso” ha concluso il nostro arcivescovo che ha avuto cura di far distribuire prima della s. messa il messaggio per la Quaresima 2010 dal significativo titolo: “Amatevi gli uni gli altri”.
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