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Cercasi cecchino… colui che è in grado di bucare la rete avversaria. In casa Salernitana, purtroppo, tutto questo latita. L’unico ad andare a bersaglio, ben tre volte in poco più di cinquanta minuti disputati appena giunto a Salerno, è Dionisi. L’ex punta del Livorno, insomma, ha vestito i panni di lama nelle burrose retroguardie altrui. Fatta eccezione, purtroppo, per la trasferta di Modena. Con il Sassuolo, invece, il centravanti ha fatto centro ma solo in una circostanza che poi non è tornata utile per completare la rimonta da 3 a 0 a 3 a 2. All’esordio, con l’Ancona, doppietta strappa applausi. Come a dire, la Salernitana ha finalmente trovato il bomber. Peccato, poi, che mister Grassadonia gli abbia sempre preferito uno tra Caputo e Fava tranne nell’ultima contesa. Questione tecnica e fisica? Probabilmente quest’ultima. A Modena tabellino dei marcatori vuoto ma prestazione incoraggiante. Gli unici pericolo targati granata hanno portato la sua firma. Lunedì sera, affrontando la Triestina nell’ennesimo incontro da dentro o fuori (o almeno per tenere accesa la fiammella della speranza), Dionisi dovrebbe trovare ancora spazio nell’undici titolare. A conferma, praticamente, che si tratta di un vero e proprio punto fermo del reparto avanzato. A fungere da spalla? Fava dovrebbe accomodarsi in panchina, a non tendergli una mano l’astinenza da marcatura. A contendersi il posto libero Caputo e Montalto, difficile però che l’ultimo arrivato (ex Messina e Lecco) possa essere gettato nella mischia. A volte, comunque, capita anche che due giovanissimi siano in grado di creare più grattacapi dei colleghi anziani.
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