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Narra la mitologia classica che un giorno Posidone, dio del mare, ed Atena, dea della guerra, in disputa tra loro, decisero di affidare a Zeus la scelta su quale fosse il dono più utile da fare all’uomo. Posidone donò il cavallo, Atena una piantina d’olivo: Zeus attribuì la vittoria ad Atena. L’olivo era il dono migliore. Questa breve leggenda racchiude tutto il senso di una coltivazione, l’olivo, e di un prodotto, l’olio, che dal quarto millennio avanti Cristo, da quando si diffuse in un luogo imprecisato dell’Oriente, l’olivo è divenuto parte integrante della storia delle più grandi civiltà del Mediterraneo. E al Tempio di Pomona del Palazzo Arcivescovile di Salerno, in pieno centro storico, è in corso una due giorni di esposizione, venerdì 12 e sabato 13 febbraio, di alcuni tra i migliori oli d’oliva della provincia salernitana. Nella foto il taglio del nastro da parte di Bruno Danise, dirigente dello Stapa Cepica di Salerno. L’iniziativa rientra nel progetto “Il mese dell’olio Dop in Campania” che prevede anche la cerimonia di consegna del premio “Sirena d’Oro” in programma a Sorrento dal 26 al 28 febbraio.
Molti gli oli di qualità spesso anche biologici, presenti negli stand del Tempio di Pomona, tra possibilità di degustazione e approfondimento delle caratteristiche specifiche d’ognuno. Tra gli altri segnaliamo quelli confezionati: dall’azienda Nuovo Cilento di San Mauro Cilento con il prodotto Terre dei Monaci; dall’azienda Pietro Severini di Casalvelino con l’omonimo prodotto; dall’azienda Cammarano di Ceraso con l’omonimo prodotto; dal frantoio Germano Monzo di Casalvelino con il prodotto Pietra Bianca; dall’azienda Cobellis di Vallo della Lucania con il prodotto Rùine; dal frantonio Serra Marina di Laureana Cilento con l’omonimo prodotto; dall’azienda agricola Torretta di Battipaglia con il prodotto Diesis; dall’oleificio Dell’Orto di Oliveto Citra con l’omonimo prodotto; dall’azienda Il Nido di San Cipriano Picentino con l’omonimo prodotto; dall’oleificio Di Giacomo di Serre con il prodotto Pregio; dall’azienda Marino di Aquara con il prodotto Vetrano; dall’azienda La Comunità di Campagna con il prodotto Divino; dall’azienda Vuolo di Rufoli a Salerno con l’omonimo prodotto; dall’azienda Terra di Vento di Pontecagnano Faiano con il prodotto Settebocche; dall’azienda Massimo Cioffi di Salerno con il prodotto Rupe di San Leonardo; dall’azienda Carlo Gallo di Altavilla Silentina con il prodotto Gallo; dall’azienda Domenico Ciao di Campagna con il prodotto Olive; dall’azienda Carolina Cammarano di Albanella con il prodotto San Berardino; dall’azienda Antonio Naimoli di Campagna con il prodotto Trigento.
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