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“Non ci resta che piangere”, anche la Triestina espugna l’Arechi

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Fava ha fallito il possibile calcio di rigore del vantaggio“Non ci resta che piangere”, mai come questa volta la pellicola cinematografica di Massimo Troisi fotografa in pieno il momento vissuto dalla Salernitana. Anche la Triestina espugna l’Arechi (2-0 nel giro di tre minuti dopo il rigore fallito da Fava) conquistando il primo successo in trasferta di questo campionato. I granata, invece, sono sempre più ultimi e l’impresa sopravvivenza cadetta resta una chimera. La contestazione dei tifosi nei confronti della società è l’emblema della scellerata annata agonistica della Salernitana. Nel posticipo con la Triestina, ultima chance per la formazione granata, i padroni di casa partono davvero con la marcia giusta innescata. Peccato, però, che le occasioni sciupate siano troppe. Nei giorni scorsi parlavamo di cinismo. Beh, il calcio dal dischetto sbagliato da Fava (tiro debole e centrale) ed un rigore in movimento incredibilmente fallito da Dionisi (assist al bacio quasi sul dischetto del rigore di Soligo) hanno confermato quanto gli uomini del duo Cerone-Grassadonia non siano ultimi in classifica per caso. Gli applausi del pubblico non mancano, a testimonianza che l’impegno viene premiato, ma quando sbaglia la punizione è dietro l’angolo. Ed  in centottanta secondi, prima Siligardi (controllo e conclusione rapidissima nel cuore dell’area che non lascia scampo a Polito) e poi Testini (lui non sbaglia dagli undici metri dopo l’ingenuo fallo di Jadid, il secondo consecutivo dopo quello commesso nella trasferta di Modena) spianano il successo ad una Triestina che era stata a guardare sino al minuto trentacinque. Fischi per tutti al duplice fischio di chiusura della prima frazione di gioco. Parte la ripresa ed è subito sospensione, dopo appena sei giri di lancette, a causa del lancio di oggetti e di un fumogeno da parte del pubblico campano. Centoventi secondi di “blocco”, l’arbitro discute con i calciatori in campo e si torna a giocare. Bisogna attendere il minuto ventidue, comunque, per ritrovare la Salernitana efficace in zona rete. Efficace per modo di dire, visto che Balestri (dopo una schema da calcio piazzato) con un preciso piatto destro non centra lo specchio della porta per questione di centimetri. Merito anche di Calderoni, il portiere della Triestina compie un vero e proprio miracolo con la mano destra tesa. Ad un quarto d’ora dal termine, con gli alabardati sensibilmente calati ma anche tranquilli per il doppio vantaggio, è Dionisi a mancare la marcatura, destro sporco, dopo la sponda di Caputo. I granata insistono, il pubblico schernisce i giocatori con dei beffardi “olè” ma al minuto trentatre (Dionisi salta due uomini e veste i panni dell’assist-man) l’ex barese accorcia le distanze con un tocco comodo a pochi passi dalla linea bianca di porta. N0n mollano i campani. Il nuovo entrato Cozza chiede un calcio di rigore, la trattenuta sembra netta ma l’arbitro preferisce ammonirlo per simulazione. Vani i tentativi di Merino e compagnia, al triplice fischio sorride solo la Triestina.

La classifica del 25esimo turno cadetto: Lecce 46, Sassuolo 45, Cesena, Ancona e Grosseto 40, Brescia 39, Empoli 37, Modena 36, Torino e Frosinone 35, Crotone 34, Gallipoli e Ascoli 33, Vicenza e Albinoleffe 32, Cittadella e Triestina 30, Reggina 29, Padova e Piacenza 27, Mantova 26, Salernitana 15 (Crotone due punti di penalizzazione).

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Scritto da su 15 Febbraio 2010. Archviato in Calcio, Notizie, Sport. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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