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Guardiamoci intorno. Attentamente. Perché dove ci giriamo… ci giriamo… è facilissimo intuire un problema. Sì, un problema, relativo all’assenza di felling tra Salernitana e dea bendata. Si è capito sin dall’estate che l’annata agonistica sarebbe stata ardua da affrontare. Dall’infortunio di Cozza, praticamente arrivato rotto in Campania, a quello di Merino, duro il contrasto con il terzo portiere Robertiello durante l’allenamento con il ginocchio che fa crack. Peggio di così. Ma come si dice, la ruota gira. Niente di tutto questo, almeno in casa granata. Ad inizio campionato, poi, che tutto giri nel verso sbagliato lo si intuisce quando alla quarta giornata, proprio contro la Triestina e sullo zero a zero, Caputo fallisce il rigore del possibile vantaggio. Poi? Poi è doppio colpo gol dei padroni di casa. Fatalità? Ma che, questo dimostra quanto tutto quadri alla perfezione. Nel senso di non fortuna. Ieri sera, cos’è accaduto. Stesso copione: l’ex Fava calcia tra le braccia di Calderoni e successivamente gli alabardati passano due volte. Vogliamo raccontare oltre? Non credo proprio. Basta unire questi due punti per capire quanto l’attuale Salernitana abbia fatto male i conti con la dea bendata.
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