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Carte di credito da clonare: bloccati due bulgari

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Decriptare e copiare bande magnetiche e codici di carte di credito. Sono queste le funzioni degli “skimmers” che due cittadini di nazionalità bulgara stavano installando presso lo sportello bancomat di una banca di corso Garibaldi a Salerno. L’obiettivo era quello di clonare le carte degli ignari utenti. Ma il colpo non è andato a buon fine perché il personale della Polizia di Stato di Salerno in servizio presso l’ufficio servizi vari, le volanti e la squadra mobile della Questura di Salerno, in un’operazione congiunta, nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio, li hanno colti con le mani nel sacco. L’operazione, che rientra nelle attività a contrasto delle truffe mediante clonazioni di carte di credito, è avvenuta martedì 16 febbraio alle ore 8.45.

A far scattare l’allarme era stato l’aumento di denunce, presentate da cittadini salernitani, su presunte clonazioni. Solo negli ultimi giorni nove erano state quelle relative a prelievi illeciti in conti correnti appartenenti tutti allo stesso circuito bancario. Tali addebiti provenivano anche da operazioni “estero su estero”, con prelievi effettuati in diversi paesi del mondo (Kenya, Austria, Svizzera etc.). Sono stati, quindi, disposti sul territorio cittadino, specifici servizi di appostamento e vigilanza che hanno condotto all’arresto degli autori di questi reati.

I due stranieri, accortisi della presenza degli agenti della Polizia di Stato, hanno tentato di allontanarsi dal bancomat ma sono stati ben presto bloccati e identificati. Addosso ai due è stato rinvenuto un congegno elettronico “microchip”, la somma di 1.160 euro, in banconote con numero di serie progressivo, e sei carte di credito, dei quali non hanno saputo giustificare il possesso, oggetti che sono stati, pertanto, sequestrati.I malviventi bulgari devono rispondere, in concorso, dei reati di intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche e di tentato furto aggravato.

Ecco alcuni consigli della Polizia di Stato per evitare truffe o utilizzi illeciti da parte di terze persone a danno del titolare della carta di pagamento, di cui  è sempre possibile contestare gli addebiti e richiedere un risarcimento.

Con il bancomat: allo sportello osservare l’apparecchiatura alla ricerca di anomalie e modifiche. Sulla verticale o diagonale della tastiera può esserci per esempio una microtelecamera;  controllare se la fessura dove si inserisce la tessera Bancomat è ben fissa. Se si muove o si stacca potrebbe significare che è stata coperta con uno “skimmer”; verificare se anche la tastiera è ben fissa. Spesso i malfattori sovrappongono una loro tastiera per catturare il codice Pin. In questo caso c’è un gradino di un paio di millimetri; digitare il codice nascondendo con il palmo dell’altra mano l’operazione; non introdurre la tessera e non inserire il Pin. Allontanarsi e chiamare le forze dell’ordine. Con le carte di credito: non perdetela mai di vista; controllare l’estratto conto ogni mese poiché è l’unico modo per accorgersi di eventuali spese mai effettuate;  se arriva un estratto conto con addebiti impropri è bene denunciare alle forze dell’ordine la clonazione della carta, disconoscendo le spese addebitate; nel caso di acquisti sul web verificare se la pagina del sito è sicura (contrassegnata cioè da un lucchetto posto sulla parte inferiore dello schermo). Se così non è si corre il rischio di vedersi rubare i dati; se arrivano messaggi di posta elettronica dove vi si chiedono dati sensibili relativi alla vostra carta di credito o al conto corrente non bisogna rispondere a nessuna richiesta. E’ necessario avvertire la banca o le forze dell’ordine avendo l’accortezza di non cancellare l’e-mail.

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Scritto da su 17 Febbraio 2010. Archviato in Cronaca, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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