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Al Genovesi va in scena il teatro “extra small”

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Piccolo è bello al Teatro Genovesi di Salerno con la seconda edizione del “Festival Nazionale Teatro XS – Città di Salerno”. Sabato (20 febbraio 2010), alle ore 21.15, taglio del nastro con lo spettacolo “Sognavamo di vivere nell’assoluto – ovvero la storia del pittore futurista Albino Siviero detto Verossì” della compagnia del Teatro Impiria di Verona. Il festival è ideato e realizzato dalla Compagnia dell’Eclissi, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Commerciale “A. Genovesi” di Salerno, con il sostegno del D.A.Vi.Mu.S. (Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Corso di Laurea in Discipline delle Arti Visive, della Musica e dello Spettacolo dell’Università di Salerno) e con il contributo e il patrocinio del Comune di Salerno,  della Provincia di Salerno, dell’Ente Provinciale per il Turismo e del Teatro Pubblico Campano. A dar voce e corpo al lavoro di Raffaello Canteri firmato dalla regia di Andrea Castelletti sarà Sergio Bonometti. Danzatrice, Alessandra Greco. Musiche e rumori dal vivo saranno di Antonio Canteri, Giovanni Ferro, Tiziana Bisognin; creazioni video, Ruggero Facchin; creazioni audio, Matteo Ruffo. “Sognavamo di vivere nell’assoluto” è la storia di un gruppo di giovani artisti veronesi, che negli anni Trenta del Novecento cercarono nuove frontiere nella pittura, nella musica, nella scultura e nella letteratura, aderendo con entusiasmo al movimento futurista. Sognarono di cambiare il mondo attraverso l’arte. Il dramma ruota in modo particolare intorno alla figura di un pittore, Albino Siviero – ribattezzato Verossì da Martinetti – che condivise l’ideale futurista e morì tragicamente, ucciso da un tedesco in ritirata, a Cerro Veronese il 26 aprile 1945, il giorno dopo la liberazione. Lo spettacolo è un’opera di forti passioni – l’amore, la morte, la volontà di azzerare il passato per costruire un radioso futuro – collocate storicamente nell’ambito di un tempo sconvolto dal fascismo e culminante nella tragedia della seconda guerra mondiale, che finisce per travolgere i sogni e la vita degli stessi protagonisti.

 Domenica 21 febbraio 2010 a calcare le tavole del Genovesi sarà la compagnia CLAET di Palombina Nuova (Ancona) in Xanax”, brillante psicodramma di Angelo Longoni per la regia di Davide Giovagnetti. Il C.L.A.E.T. (Centro Lettura e Attività Espressive Teatrali) nasce nel 1987 con l’intento di costituire un gruppo teatrale amatoriale che coinvolga i ragazzi del quartiere, così da portare avanti l’esperienza positiva ed entusiasmante di approccio al teatro vissuta alla scuola elementare “L. Mercantini” di Palombina Nuova. E a distanza di più di vent’anni in quella scuola è ancora teatro. Xanax non è un reality show in cui si somministra a veri depressi il noto antipanico (ma sicuramente ho lanciato l’idea), ma è il virtuoso spettacolo scritto da Angelo Longoni, con Ilaria Verdini e Diego Ciarloni come protagonisti. Un gioiellino di un’ora e mezza, che ricorda un po’ le nevrosi lui-lei dei film di Verdone (su tutti “Maledetto in giorno che t’ho incontrato”), arricchito però dalla lama a doppio taglio dei tempi teatrali. Tempi che, se ben orchestrati – come in questo caso – invece di tagliare, accarezzano e convincono la platea. Il risultato è un pubblico emotivamente coinvolto, attento e partecipe: in fondo, chi di noi, prendendo l’ascensore, non ha mai pensato a una simile evenienza?

Info line 3476178242 – 089254524. Il programma è sul sito www.compagniadelleclissi.it. Abbonamento a 7 spettacoli 50 euro. Ingresso singolo spettacolo 10 euro. Orario spettacoli: sabato alle ore 21.15 e domenica alle ore 19.

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Scritto da su 19 Febbraio 2010. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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