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Famiglia e lavoro, non più binomio impossibile

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 “Zero costi per l’azienda. Meno problemi per la famiglia” è il progetto presentato dalle donne della Cisl di Salerno che prevede l’introduzione, in via sperimentale, la conciliazione della banca delle ore e la flessibilità dell’orario di lavoro per le lavoratrici e i lavoratori delle società di Pubblico Servizio e Partecipate del Comune di Salerno. “Un’azienda che favorisce e disciplina l’elasticità dell’orario iniziale di lavoro , consente, ad una mamma o ad un papà di accompagnare un figlio a scuola e poi di venire al lavoro senza sostenere nessun costo aggiuntivo”, è stato messo nero su bianco nel documento stilato dal coordinamento femminile di via Zara. All’incontro, tenutosi nella sede di via Zara, ha preso parte anche l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, Ermanno Guerra. A fare gli onori di casa sono stati il segretario della Cisl Salerno, Giovanni Giudice;  la coordinatrice del movimento femminile, Patrizia Bonfiglio e la segretaria confederale provinciale, Maria Pietrofeso. Nel corso dell’incontro si è sottolineato che “Nelle imprese che hanno adottato questo provvedimento è diminuito il fenomeno dell’assenteismo e, viceversa, è cresciuto il senso di appartenenza, la motivazione e l’efficienza del personale in servizio che ha portato ad un complessivo miglioramento dell’immagine aziendale”. Questa la proposta: ” chiediamo all’amministrazione comunale di farsi promotore della conciliazione come strumento attivo di politica sociale, per fornire una prima risposta concreta alle esigenze delle donne con doppio ruolo per il lavoro e la cura”. Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore Guerra: “La missione dell’assessorato che guido è quello di aiutare tutti e stiamo studiando alcune proposte che rientreranno nel programma nazionale che vede il 2010 anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Per il prossimo anno scolastico saranno inseriti 100 bambini in più negli asili nido comunali (70 nella struttura di via Martiri Ungheresi e 30 in quello di via Fusandola, ndr) e cercheremo di iniziare esperienze di micronido e baby sitting, andando incontro così alle esigenze delle famiglie. Inoltre, ci stiamo battendo per cercare di tenere aperta una struttura d’accoglienza per i bambini anche dopo il 10 giugno.  Nei prossimi giorni presenteremo anche un albo pubblico delle badanti extracomunitarie. Un vademecum importante, per far emergere un lavoro troppo spesso sommerso”. Infine Guerra si è soffermato sulla proposta della Cisl Salerno: “Sono disponibile a sperimentare un modello che sia da esempio per tutti. La promessa che vi faccio è quella di rivederci dopo Pasqua  e iniziare insieme un programma calibrato e mirato che, oltre alla partecipazione delle società di Pubblico Servizio, veda impegnate anche aziende private”.

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Scritto da su 26 Febbraio 2010. Archviato in In evidenza, Lavoro. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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