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Gli abiti che mettono il freno ai rifiuti

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Contenere la produzione dei rifiuti differenziando gli abiti si può. E’ partita da questo assunto Paola Pennella, architetto ambientale, che ha proposto al comune di Pellezzano un progetto di riciclo e riuso degli abiti usati e degli accessori.  Il servizi0 sarà curato dalla GService,società specializzata nella provincia di Salerno. Il primo passo consiste nell’installazione di contenitori (1,50×1,50) di colore giallino nei punti strategici del territorio comunale; la particolare apertura permette il conferimento dei materiali evitando al tempo stesso il recupero da parte di terzi ed il danneggiamento dalle condizioni atmosferiche.

I raccoglitori, sono già stati  posizionati nelle frazioni di Capriglia poco distante dalla (scuola elementare), a Pellezzano in via G. Falcone (scuola elementare) e via M. Petraroia, a Grotte, a Coperchia in via Ferrovia, e vicino alla sede dell’Avis, a Cologna in via Nofilo, e a Capezzano in  via Fravita, via G. Amendola, via Vecchia Consortile incrocio via della Quercia e via Filanda, via S. De Vita incrocio località Chiudano. Tutti i cassonetti sono contrassegnati da numeri e da scritte informative sulle modalità di raccolta e smaltimento dei materiali. I contenitori saranno gestiti dal personale incaricato da GService che provvederà allo svuotamento periodico, e alla pulizia e manutenzione ordinaria.

Sulla base di numerose esperienze già maturate in Italia, risulta che è possibile recuperare, togliendo dallo smaltimento finale, circa 5.000 kg/anno di abiti dismessi ogni 3.000 abitanti serviti, cioè poco meno di 2 kg per abitante. Questa massa di “rifiuti” incide per almeno l’1% di tutta la spazzatura domestica prodotta

Tale operazione rientra nelle iniziative con forti connotati ambientali e sociali, infatti ci sarà un aumento della raccolta differenziata e la diffusione della cultura della sostenibilità ambientale, del riuso, nell’ottica di combattere la cultura dell’usa e getta.

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Scritto da su 26 Febbraio 2010. Archviato in Dalla provincia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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