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La svolta è mancata. Dopo Brini e Cari, con l’ultimo posto sempre a farla da padrone, la Salernitana saluta anche Gianluca Grassadonia. La svolta, tanto attesa soprattutto dal diesse Nicola Salerno, non è avvenuta. L’estimatore dell’ex difensore del Cagliari, quindi, ha dovuto necessariamente mettere da parte il giovane tecnico. I granata, dalla prossima settimana, conteranno esclusivamente sull’apporto, in panchina, di Ersilio Cerone. I fischi provenienti dall’Arechi, a conclusione dello scialbo pareggio ad occhiali con il Cesena, avevano ampiamente dimostrato quanto il lavoro di Grassadonia non fosse stato gradito dai tifosi. Lombardi, allora, ha pensato bene di deporre nel cassetto dei ricordi l’ennesimo allenatore della propria gestione. Una gestione, che quest’anno, ha toccato il punto più basso. La Salernitana è ad un passo dal declassamento di categoria. La trasferta di Cittadella, pokerissimo di reti rifilato al “Via del Mare” alla capolista Lecce, lascia poco spazio alla fantasia. Al di là della nuova (oramai vecchia, forse, ed inutile) rivoluzione tecnica.
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