Occhi puntati sugli Ogm, il cibo del futuro, al Simposio della Cultura ad Amalfi

17 Marzo 2010 | Archviato in: In evidenza,Mondo cattolico | Scritto da: Carmine Mellone |  Versione stampabile

E’ in programma per sabato 20 marzo alle ore 10.30, nel salone museale del Crocifisso ad Amalfi, la conferenza di Roberto Defez, biotecnologo del Cnr, su un tema di grande attualità e di interesse generale: “Gli Ogm, il cibo del futuro”, nell’ambito del Simposio della Cultura organizzato dalla Diocesi di Amalfi-Cava. A confrontarsi con la scienza interverrà Renato Gaglianone, consigliere nazionale ecclesiale della Coldiretti che, alla luce di una lunga esperienza, esprimerà il suo punto di vista in perfetta sintonia con la Chiesa Italiana. Dopo dodici anni di baruffe politiche e scientifiche, l’Europa ha concesso il via libera agli Ogm che entrano di diritto nell’industria. Ovvero si compie un primo passo verso un possibile percorso nella catena agroalimentare e nello stesso organismo dell’uomo.

Gli Ogm, però, non rappresentano una conquista condivisa da tutti gli Stati Europei cui, come singola espressione democratica, spetterà comunque l’ultima parola. Pertanto occorre muoversi con prudenza e senza alcun approccio ideologico. Il nostro Paese, già dotato di un’agricoltura d’avanguardia, che è resa particolare da un biologico molto avanzato, non ritiene giusto che l’Europa imponga ai propri Stati la piantumazione dei cibi transgenicamente modificati. E il Vaticano, da parte sua, ha definito la trasformazione transgenica in agricoltura un fatto positivo, ma a due condizioni essenziali: che contribuisca ad alleviare la fame nel mondo e non si trasformi in attività speculative, causando guasti soprattutto alla giustizia sociale.

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