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Collettiva d’arte contemporanea negli spazi espositivi di “Ebart” ad Eboli

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Aperta al pubblico “Ebart”, spazio espositivo e laboratorio artistico nel cuore del centro storico di Eboli, in via Arco dei Tredici in piazza San Francesco, con una collettiva d’arte contemporanea curata dal critico Antonella Nigro. L’idea nasce dall’omonima associazione che, attraverso una singolare forma di autofinanziamento, ha avviato la ristrutturazione di alcuni locali abbandonati di proprietà del comune di Eboli, riuscendo in pochi mesi a dar vita ad un luogo dedicato esclusivamente allo studio e alla conoscenza dell’arte contemporanea. Grazie alla stipula di un protocollo d’intesa con l’ente pubblico e con il liceo artistico “Carlo Levi” di Eboli, l’associazione “Ebart”, presieduta da Alessandro La Monica, propone di utilizzare i locali (circa 200 metri quadri) per esposizioni permanenti di opere pittoriche, sculture ed oggetti di design frutto della creatività di artisti ebolitani e residenti nei comuni limitrofi. Periodicamente, inoltre, si realizzeranno allestimenti tematici e concorsi, oltre a dedicare uno spazio alla raccolta di testi, opuscoli, cataloghi e monografie per la costituzione di una piccola biblioteca tematica.

Hanno collaborato alla realizzazione del progetto oltre alle associazioni “Tial” di Battipaglia, il Centro Studi Hemera di Agropoli e “Liberart” di Eboli, anche tanti artisti salernitani che hanno aderito al progetto di riqualificazione dei locali, non solo apportando suggerimenti ed idee, come ad esempio l’illuminazione interna dei locali per cui sono stati adoperati i vecchi fari dell’illuminazione pubblica, ma anche contribuendo concretamente alla ristrutturazione offrendo proprie opere. L’associazione Ebart, infatti, ha avviato una singolare raccolta fondi per eseguire i lavori di ristrutturazione: ha chiesto agli artisti partecipanti di mettere a disposizione una o più opere proposte poi al pubblico ad un prezzo “agevolato”. Il ricavato è stato utilizzato per la realizzazione dello spazio espositivo.

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Scritto da su 22 Marzo 2010. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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