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Ricercatori dell’Università di Salerno partecipano agli esperimenti del Cern di Ginevra

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Martedì 30 marzo 2010, qualche istante dopo le 13.00, nel grande acceleratore Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, gli esperimenti Atlas, Cms, Lhcb e Alice hanno osservato per la prima volta eventi prodotti da collisioni protone – protone, alla energia di 7 Tera elettronvolt (TeV). Tale energia è la più elevata mai raggiunta in un acceleratore di particelle e, superando di oltre tre volte il precedente limite, apre nuove frontiere alla ricerca scientifica nel campo. Un nutrito gruppo di ricercatori dell’Università di Salerno tra cui Mario Fusco Girard, Salvatore De Pasquale, Tiziano Virgili, Annalisa De Caro, Daniele De Gruttola, Paola Pagano, Giovanni Patimo, è fortemente coinvolto nell’esperimento Alice; una collaborazione internazionale costituita da oltre 100 istituzioni scientifiche.

In particolare i ricercatori di Salerno hanno contribuito alla progettazione, costruzione, installazione e messa in opera del rivelatore di tracciamento a “pixel” (Its) dalla precisione spaziale dell’ordine delle decine di micron e del grande rivelatore di “tempi di volo” (Tof), una grande struttura di oltre 160 m2 in grado di misurare il tempo di passaggio delle particelle con precisioni dell’ordine della decina di picosecondi. I rivelatori citati, insieme a tutto l’apparato Alice, hanno risposto egregiamente alle prime collisioni ad una energia mai finora esplorata. Per osservare direttamente alcuni degli eventi raccolti nella prima tornata di presa dati ed una animazione piuttosto spettacolare è possibile raggiungere i web link di seguito elencati:

http://aliceinfo.cern.ch/Public/en/Chapter1/news2010.html

http://www.youtube.com/watch?v=ictBOjWcVAg

Comunicato stampa ufficiale del CERN;

http://press.web.cern.ch/press/PressReleases/Releases2010/PR07.10E.html

Negli eventi mostrati, è possibile notare, in mezzo a tracce ricostruite e punti di impatto di vario colore, i numerosi punti rossi sparsi appena all’interno del cilindro rosa. Essi rappresentano i punti di impatto delle particelle prodotte nella collisione con il rivelatore di tempo di volo (Tof), non rappresentato in figura per ragioni di visualizzazione. Tali punti rappresentati sono uno dei frutti del lavoro di ricostruzione degli eventi e della loro visualizzazione, che è stato portato avanti dal gruppo di Fisica Subnucleare di Salerno che, in relazione all’esperimento Alice, ringrazia il Dipartimento di Fisica “Caianiello” dell’Università di Salerno e il Gruppo Collegato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Salerno per avere reso possibile il successo in questa entusiasmante sfida scientifica e per il supporto sempre offerto a questa pluriennale fatica che comincia adesso a mietere frutti importanti.

Link breve:

Scritto da su 31 Marzo 2010. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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