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San Pietro a Corte, il gioiello ritrovato del centro storico

E’ con la XII settimana della Cultura che si riaprono le porte della Capella Palatina di San Pietro a Corte. Un gioiello della storia salernitana, anche perché per la sua completezza architettonica, può considerarsi un unicum assoluto. A sottolinearlo è Paolo Peduto che nei quarant’anni di lavori di recupero ha curato le indagini archeologiche con Matilde Romito. “Si può affermare che si tratta del solo esempio in Europa di struttura giunta a noi così – ha detto nel corso della presentazione del restauro  – Qui sono presenti esempi interessanti di quel periodo”.

A tagliare l’ideale nastro inaugurale oggi pomeriggio sono stati il soprintendente BAP per le province di Salerno e Avellino, Giuseppe Zampino, ed il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. “Siamo lieti di questo straordinario recupero che rappresenta il segno della grandezza storica della città – ha sottolineato il primo cittadino di Salerno – Le azioni di recupero intanto continuano. Alla sinistra della Cappella si possono vedere i lavori in corso per Palazzo Fruscione. Nel corso degli anni si pensa di riprendere quegli edifici che seguono le tracce di questo palazzo, giungendo così fino a vie dei Mercanti”. Dopo la riapertura nel 2005 della zona sottostante, con gli ambienti termali, i cicli di affreschi e la Cappella di S. Anna, oggi S. Pietro a Corte si ricompone ponendosi come riferimento importante nel percorso turistico del centro storico.  A completamento del lavoro svolto, durato 40 anni, è stato realizzato anche una ricostruzione dell’apparato decorativo della Cappella, visibile presso il vicino museo virtuale della Scuola Medica Salernitana.