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Scatta la cassa integrazione anche per gli ultimi 939 dipedenti del gruppo Despar. La decisione è arrivata dopo un lungo tavolo tecnico tenutosi ieri in Confindustria a cui hanno partecipato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, l’imprenditore Antonio Della Monica, la funzionaria di Confindustria Laura Lanzara, il rappresentante della cordata che dovrebbe subentrare, Luca Cappelli, ed alcuni lavoratori. La cordata di cui parlavamo (composta da alcuni imprenditori legati già alla Despar Puglia e Antonino Gatto di Despar Calabria) vorrebbe creare un nuovo soggetto giuridico, la Fin-co, che subentrerebbe nella gestione dei dieci punti commerciali che fanno capo a Gds e dei 35 punti vendita di Cavamarket. Ma stipulando meri contratti di fitto d’azienda. Più che probabile la situazione relativa agli esuberi di personale. Chi resterà a lavorare, comunque, non subirà alcun taglio sugli stipendi. A proposito, delle quattro mensilità arretrate, più il trattamento di fine rapporto, tutto sarà risolto da Della Monica. Con il protocollo d’intesa siglato ieri, cassa integrazione straordinaria per 473 lavoratori dei supermercati Gds e 466 di Cavamarket che vanno ad aggiungersi ai 75, sempre del gruppo Despar, impegnati in trasporti e logistica, per cui è già stata attivata la procedura per la cassa integrazione ordinaria.
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