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E’ in programma al Teatro Augusteo di Salerno la chiusura della rassegna di teatro-scuola Primi Applausi. Appuntamento da mercoledì 28 aprile alle ore 10.00, giovedì 29 alle ore 10.00, venerdì 30 alle ore 10.00 e 11.30, con la compagnia Il Circo di Milo e Olivia che presenta “Kolok, i terribili vicini di casa”, spettacolo consigliato ai ragazzi dai 6 ai 13 anni. Due balconi, per rappresentare un intero condominio, in un paese tranquillo ai confini del mondo. Ma una mattina tutto cambia… Basta una parola per capire che l’uomo che occuperà l’appartamento sfitto è straniero. Lui parla strano, veste strano, insoliti capelli e poi… Lui sorride alle persone, ma a nessuno importa. Due balconi… due vite. Un delicato equilibrio tra circo e teatro, in maniera da creare un intenso sistema tra gesti, acrobazie mozzafiato, parole, musica, luci e scenografia. Lo spettacolo non è basato solamente su un testo parlato predeterminato. Le voci, quando presenti, saranno anche in “grammelot”, un linguaggio teatrale inventato nel quale la parola perde la sua forma, ma non il messaggio che vuole trasmettere; il modo in cui lo si esprime diventa essenziale. Sono dunque importanti la dinamica e l’energia che sostengono il modo comunicativo, scelto dagli artisti per raggiungere il pubblico. Fondamentali diventano la postura del corpo, l’euforia e l’enfasi che animano gli scambi verbali, pochi e facilmente decodificabili.
Altro appuntamento per lunedì 3 maggio alle ore 10.00, sempre al Teatro Augusteo, con “Al lupo, al lupo”, spettacolo musicale con testi liberamente tratti dalle Favole di Esopo, messo in scena dal Coro di Voci Bianche del Teatro Verdi, consigliato per ragazzi dai 6 ai 10 anni. Prendendo spunto da testi ben noti al pubblico dei più giovani, viene elaborato uno spettacolo in cui la musica, il canto ed il racconto procedono ora di pari passo ora in modo alterno, al fine di “fare spettacolo” ognuno con le proprie peculiarità. Il coro di voci bianche canta, mima e “sonorizza” le brevi favole esopiche. I bambini interpretano e commentano le favole, ne traggono la morale. A loro sono affidate dieci canzoni:. L’ultima, Al lupo, al lupo, trasformazione in versi della favola del pastorello bugiardo, dà il titolo allo spettacolo. Il solista (cantante e voce-recitante) impersona un originale Esopo moderno, un maestro alle prese con una scolaresca un po’ vivace alla quale spiegare alcune verità morali. Ha il compito di comunicare ai bambini-cantanti, ma anche ai bambini-pubblico che finiscono con immedesimarsi con i precedenti, la possibilità di rinnovare e aggiornare il modo di far lezione a scuola. L’ensemble strumentale fa spettacolo accompagnando il canto del coro, sostenendo il racconto del recitante, esibendosi in momenti solistici.
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