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E’ il giorno del ricordo. E’ il giorno in cui, in quel tragico 5 maggio del 1998, 2milioni di metri cubi di fango e detriti causarono la morte di 163 persone. Vittime di un disastro naturale che colpì Sarno, Episcopio, ma anche i comuni di Quindici nell’area dell’Irpinia, Siano e Bracigliano per il salernitano.
La città più colpita fu Sarno con 137 vittime e quasi 200 case distrutte o seriamente danneggiate. Il tutto ebbe inizio verso le 15 con una prima frana che sfiorò alcune case. Poi il disastro con le travolgenti colate di fango ed i primi morti. Dopo otto ore il primo smottamento con la montagna che veniva meno. Tra le 20 e le 24 le 4 ore più terribili con il fiume di fango che viaggiava ad una velocità di 50chilometri orari. Centinaia sono statele famiglie colpite dal lutto.
Ed oggi si vuole ricordare. Alle 16 ci sarà la celebrazione in Duomo della Santa Messa. Alle 18.30 nella sala della congrega una conferenza sul tema della “gestione del territorio” e “Costituzione di un osservatorio privilegiato”. Alle 19.30 ci sarà una fiaccolata simbolica che vedrà scendere in strada la gente per un silenzioso corteo che aiuti anche le future generazioni a non dimenticare. Il messaggio è quello di far da staffetta tra le generazioni affinché non si abbassi mai la guardia sui temi della sicurezza e del rispetto del giusto equilibrio tra natura e costruzioni urbane.
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