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L’unità d’intenti. A più riprese si utilizzi il tutto per tentare di frenare una corsa poco piacevole. Quest’anno, a dire il vero, nessuna unità d’intenti è riuscita a frenare la corsa verso il basso della Salernitana. Niente corsa, invece, per la programmazione futura. E nemmeno unità d’intenti, nonostante le voci che vorrebbero al riconferma di Salerno nella veste di ds o l’arrivo del tandem Capuano-Pavarese. Bah, ci diranno. L’unità d’intenti, però, non scappa sempre. Anzi, è presente quando parliamo dei tifosi. Il cuore pulsante della salernitanità sportiva ed in modo particolare calcistica. I risultati contano poco. Il prossimo 30 maggio nessun risultato potrà fare la differenza. Ci sarà solo la voglia di stupire, di mostrare l’amore incommensurabile verso la bandiera granata. Ed in ballo, credeteci, c’è solo una sana passione. Niente di più. O meglio, ricordare degnamente il siberiano (il tifoso con la t maiuscola che non c’è più). Il resto non interessa al pubblico granata ed è per questo che l’invito ad invadere l’Arechi è esteso proprio a tutti. Al di là del risultato. Perché l’amore, alla fine, trionfa sempre e non solo nei film.
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