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La Coldiretti in difesa della mozzarella di bufala campana Dop

Sul sequestro effettuato dal Comando della Stazione Foce Sede del Corpo Forestale dello Stato presso un capannone abusivo di 60mila quintali di latte di bufala congelato, unitamente ad altri alimenti è intervenuta anche la Coldiretti Salerno. Con una nota stampa il presidente, Pietro Caggiano, ha commentato con termini entusiastici l’operazione. “Si tratta di un segnale importante che conferma la necessità di stringere le maglie dei controlli per valorizzare e difendere un prodotto simbolo del primato del Made in Italy, ovvero la mozzarella di bufala campana DOP.”, ha rimarcato Caggiano.  Nel documento Caggiano sottolinea il danno a carico delle imprese bufaline  e dei consumatori causato dalla eventuale trasformazione in  prodotto DOP  del latte “ E’ imperdonabile –  continua Caggiano –  il comportamento di chi ha pensato, come in questo caso, di fare affari sfruttando impropriamente il latte di bufala con il quale viene prodotto uno tra i più prestigiosi formaggi italiani a denominazione di origine (DOP).

Per il Direttore della Federazione Coldiretti salernitana, Aniello Ascolese, gli ottimi risultati dell’attività di controllo e di contrasto dei reati di frode alimentare, devono essere accompagnati  da una stretta nella maglie larghe della legislazione che permette tuttora di spacciare come Made in Italy quasi la metà della spesa fatta dagli italiani perché manca l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima in tutti i prodotti alimentari in vendita.

La mancata corrispondenza fra indicazioni in etichetta previste dal disciplinare e i componenti costitutivi del prodotto – ha concluso Ascolese  – rischia di costare cara agli imprenditori onesti sul piano nazionale e internazionale, dove è destinato il 16 per cento della produzione di mozzarella di bufala”. Il cosiddetto “oro bianco” campano è un prodotto che in termini occupazionali, diretti e dell’indotto, coinvolge ventimila lavoratori, 128 caseifici, 1.850 allevamenti con oltre 250.000 capi allevati, per un fatturato complessivo di 300 milioni di euro .