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E’ in programma per mercoledì 19 maggio alle ore 9.00, presso l’aula delle lauree della Facoltà di Ingegneria al Campus di Fisciano, il convegno: “Dislessia in età evolutiva”. La dislessia, disturbo specifico dell’apprendimento di origine costituzionale, si manifesta come grande difficoltà nell’imparare a leggere in modo corretto e fluente. L’Ateneo di Salerno, in collaborazione con l’Aid, (Associazione Italiana Dislessia), ha organizzato un convegno per far conoscere ad un pubblico più ampio quanto qualificato la tematica dei Dsa, nonché per promuovere e divulgare elementi e azioni concreti, anche alla luce degli ultimi studi scientifici in materia, con l’intento di favorire il processo di accoglienza e di integrazione. In particolare sarà presente una figura di grande spicco del mondo accademico e il fondatore dell’Associazione Italiana Dislessia, Giacomo Stella, professore straordinario di Psicologia Clinica presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, direttore scientifico di Iride (Istituto di Ricerca Dislessia Evolutiva), direttore del Centro di Neuropsicologia Clinica dell’Età Evolutiva dell’Università di Urbino.
La dislessia fa parte dei Disturbi Specifici di Apprendimento (Dsa), classificati dall’Oms come disturbi che non coinvolgono assolutamente le attività globali quali l’intelligenza, la creatività, l’affettività; piuttosto i ragazzi con Dsa, molto spesso, hanno un’intelligenza superiore alla norma. Si pensi che Leonardo da Vinci, Albert Einstein, Winston Churchill, Walt Disney, John F. Kennedy, Isaac Newton, sono solo alcuni tra i personaggi famosi affetti da questi disturbi. Oltre alla dislessia (disturbo della lettura) esistono altri disturbi spesso ad essa correlati: disgrafia e disortografia (disturbi della scrittura), discalculia (disturbo delle capacità di calcolo). Tutto ciò comporta, inevitabilmente, un grave senso di frustrazione che inficia il percorso formativo dello studente, costringendolo, in molti casi, all’abbandono della carriera universitaria, e pregiudicandone persino il suo inserimento sociale e lavorativo. Si calcola che nelle sue varie forme e livelli di gravità la dislessia evolutiva in Italia colpisca 1,5 milioni di cittadini. Anche nel territorio salernitano il fenomeno è rilevante ed è fondamentale che l’Università, in quanto agenzia educativa, ne prenda ufficialmente coscienza e promuova azioni capaci di contrastarlo, adottando nei confronti dei vari soggetti interessati un approccio efficace e scientificamente informato.
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