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Si discute di malformazioni del viso, specialmente nei bambini, all’Ordine dei Medici

E’ in programma per  sabato 22 maggio alle ore 9.00, presso la sala convegni dell’Ordine dei Medici, in via Ss. Martiri/31 a Salerno, un incontro tra i medici salernitani ed il team del  “Centro di Riferimento della Regione Campania per i pazienti affetti da cheilognatopalatoschisi e malformazioni oro-maxillo-facciali”. Introdurrà il  presidente della Commissione Albo Odontoiatri, Enrico Indelli, cui seguirà Carla Loffredo Sampaolo, direttore emerito di Istologia e Embriologia Generale dell’Università di Napoli, con la prolusione magistrale su “Embriogenesi della faccia”. Tre le relazioni in programma: Rosario Rullo, responsabile del “Centro di Riferimento Regionale” e Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Stomatologia della Seconda Università di Napoli, illustrerà il “protocollo terapeutico”; Letizia Perillo, direttore della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia della Seconda Università di Napoli, parlerà dell’ “approccio ortognatododontico”; Daniela Di Maggio, specializzata in logopedia,  del “ruolo del logopedista”. Il convegno, che avrà come chairmen Gregorio Laino, presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria della Seconda Università di Napoli, e Gaetano Ciancio, segretario dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, sarà concluso dal presidente dell’Ordine, Bruno Ravera.

La cheilognatopalatoschisi  è la malformazione congenita più frequente del viso, può riguardare labbro, palato ed osso mascellare, con diversi gradi di severità. Può comportare seri disagi al bambino colpito, con impedimento alla suzione, alimentazione, fonazione ed alla vita di relazione, nonché notevoli ripercussioni psichiche che interessano anche i genitori. Fortunatamente, oggi, questa malformazione può essere adeguatamente trattata. È necessario, però, un approccio multidisciplinare, di diversi specialisti, tra i quali: l’ecografista, il ginecologo, il genetista, il neonatologo, il pediatra e medico di base, lo psicologo, il chirurgo orale, l’anestesista, l’otorinolaringoiatra, il neuropsichiatra, il logopedista, l’odontoiatra, l’ortodontista, a secondo della variabilità delle manifestazioni cliniche e del coinvolgimento delle strutture anatomiche. Nel corso del dibattito saranno trattati gli attuali protocolli terapeutici, per concorre tutt’insieme, a far sorridere i piccoli pazienti affetti da cheilognatopalatoschisi.