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Nuovi sbocchi professionali per la laurea di Conservazione del patrimonio archivistico

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L’Università di Salerno ha inteso colmare un vuoto con il corso di laurea magistrale in Gestione e conservazione del patrimonio archivistico e librario, istituito nel 2008.  Un titolo spendibile soprattutto alla luce della recente legislazione  che obbliga tutti gli enti pubblici e privati a conservare la propria documentazione, ad inventariarla e renderla fruibile; fondamentale, pertanto,  il ricorso a figure professionali con elevate capacità e con responsabilità di coordinamento e gestione del patrimonio specifico. Il Mezzogiorno sconta ritardi anche e soprattutto nella tutela del patrimonio librario e documentario. Per essere più precisi  manca una formazione avanzata nell’area della archivistica e della biblioteconomia  che, in gran parte, contraddice le esigenze di qualificazione professionale richiamate sia nel Nuovo Codice per i Beni Culturali e Paesaggistici, in vigore dal 1 maggio 2004, sia nel Quadro Strategico Regionale adottato dalla Giunta Regionale della Campania con deliberazione n. 1809/05.

La laurea magistrale si pone, quindi, come risposta qualificata ai bisogni di un territorio con forte presenza di istituzioni specifiche (Archivi di Stato, archivi diocesani, archivi privati, biblioteche pubbliche e private, società di servizi, associazioni di categoria e di professioni) e tradizionalmente vocato alla conservazione e allo studio delle fonti storiche. Non va, poi, sottovalutato il complesso e delicato problema relativo ai sistemi di catalogazione e recupero di prodotti multimediali e su supporto ottico per la cui risoluzione vanno previsti nuovi e raffinati metodi di trattamento e politiche catalografiche che soltanto una formazione avanzata può assicurare. Organizzata in convenzione con l’Università della Calabria relativamente alla mobilità dei docenti, la laurea magistrale in Gestione e conservazione del patrimonio archivistico e librario, pur rivolgendosi in via prioritaria al territorio regionale e del Mezzogiorno d’Italia, si apre ad esigenze nazionali assicurando conoscenze e acquisizione di metodologie di intervento di livello alto che potrebbero costituire una  forte attrazione per laureati di primo livello provenienti anche da altre istituzioni universitarie e orientati verso funzioni di responsabilità nelle aree di pertinenza.

Il corso, insieme alle lezioni frontali, prevede attività pratiche e di laboratorio, finalizzate alla acquisizione di abilità informatiche e linguistiche da applicare negli specifici settori lavorativi, e un periodo di tirocinio obbligatorio, presso istituzioni archivistiche o bibliotecarie, pubbliche o private. Per tutte le informazioni relative all’articolazione del corso, ai prerequisiti e alle modalità di accesso, e ad ogni altro aspetto organizzativo si rinvia al regolamento didattico all’indirizzo: www.letterefilosofia.unisa.it

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Scritto da su 24 Maggio 2010. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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