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Spiritualmente uniti alla madre di Cristo e della Chiesa ciascuno ha fatto esperienza di essere un cuor solo e un’anima sola nell’invocare lo Spirito Santo, il Paraclito, durante la veglia di Pentecoste, svoltasi nella cripta del duomo di Salerno, guidata da don Angelo Barra, assistente spirituale diocesano dei gruppi e delle comunità del RnS i cui canti hanno animato il momento di forte spiritualità dalla particolare rilevanza nell’anno sacerdotale che sta per concludersi e in cui tutti hanno fatto esperienza del prezioso dono.
Per tutti i ministri del vangelo e per la Chiesa tutta che è in Salerno-Campagna-Acerno si è alzata la preghiera unanime e corale sabato 22 maggio come cinquanta giorni dopo la S. Pasqua, il cui tempo si è concluso ieri con la solennità di Pentecoste, senza la quale non potrebbe esistere la Chiesa e durante la quale lo Spirito Santo diede ai discepoli uniti a Maria in preghiera il mandato missionario di evangelizzare i popoli. Oggi ancora valido per tutti noi.
Al termine della veglia il segretario diocesano delle aggregazioni Laicali, Giuseppe Pantuliano, ha preso la parola per ricordare a tutti l’impegno di fede rinnovato nella preghiera unanime e corale e la gioia del testimoniarlo nella propria vita e nella comunità dei fratelli.
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