| Oggi è |
Mattone sì, pallone no: Lombardi e la Salernitana… separati in casa (per il momento)
Missione impossibile. Non preoccupatevi, non si tratta del film di Tom Cruise ma della vicenda Salernitana. Adesso ci siamo, la soluzione è ad un passo. Manca solo il nome di mister “X”. Lombardi potrebbe anche passare definitivamente la mano.Ad inizio settimana, quasi certamente, pronti via con i dettagli dell’operazione di vendita. Le casse del club granata torneranno a sorridere. I debiti saranno ripianati. Ancora pochi giorni e l’imprenditore di Vallo della Lucania, dopo cinque anni vissuti tra alti e bassi, abbandonerà il mondo del calcio e la Salernitana in particolare. Eppure, giovedì scorso, l’attuale massimo dirigente non aveva lasciato intuire un addio definitivo. “Parliamo del fronte urbanistico, non di un altro fronte” (quello relativo alla Salernitana, intende Lombardi, ed è per questo che noi giornalisti insistiamo). Sorride. Sorride sempre il presidente della Salernitana. Come si dice, meglio essere contenti (anche quando non tutto gira nel verso giusto). In Provincia (la sua “seconda casa”) Antonio Lombardi discute del futuro del club granata e alla battuta “meglio costruire un palazzo o una società di calcio”, il patron ci risponde così: “Sicuramente meglio costruire un palazzo. Conviene per tanti motivo, comunque posso dire che la Salernitana resta una mia creatura. Ci sono dei problemi ma riusciremo a risolverli. Quest’anno è andata male ma non meritavamo di retrocedere. Credo che nemmeno la squadra fosse poi così inferiore agli altri. I debiti? Ai tifosi della Salernitana non interessa un fico secco dei debiti, quelli tanto riesco a pagarli e senza l’aiuto di nessuno. Le parole del primo cittadino? Non m’interessano”.
Link breve:
Scritto da Alfonso Maria Tartarone
su 4 Giugno 2010. Archviato in Calcio, Notizie, Sport.
You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0.
You can leave a response or trackback to this entry
Devi Registrarti ed effettuare il Login per scrivere un commento Accedi