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Soccorritori si diventa, il progetto di “Soccorso Amico”

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Spesso sono i bambini i testimoni ed i protagonisti di eventi e situazioni di grave emergenza che richiedono un immediato soccorso. Partendo da questo dato, Soccorso Amico ha deciso di dare un nuovo impulso al progetto “Baby Soccorso”, nato 28 anni fa e che, da Salerno, nel 2004, si è diffuso in tutta Italia. Da settembre prossimo il percorso di formazione riprenderà a coinvolgere i piccoli canditati “soccorritori” con il corso strutturato in 5 moduli. Ai bambini saranno impartite lezioni di intervento in caso di incidenti domestici, di traumi ma anche nozioni sulla defibrillazione ed i comportamenti adeguati per affrontare le grandi emergenze. Le aree di azione non sono state casuali, ma il frutto di un’indagine che ha coinvolto  235 bambini di tutta Italia ed allo studio anche a Salerno. Gli incidenti domestici rappresentano il 32 per cento dei casi esaminati; il 16.5% quelli che si verificano nei cortili e nei giardini pubblici; il 37,8% nelle località di villeggiatura; il 6% nelle strade ed autostrade; il 7,7% con i mezzi di trasporto.

Nelle abitazioni i dati rilevati dal monitoraggio parlano di un 28 casi di malori, 24 di infortuni, 10 situazioni di fughe di gas, 5 incidenti, 8 liti familiari su di un totale di 75 casi.

La casistica ha tenuto in considerazione anche le risposte dei bambini formati con il Baby Soccorso.  E’ emerso che il bambino ha agito prontamente telefonando agli operatori del soccorso e chiamando aiuto. Nei casi di incendio ha, invece, mostrato una grande padronanza di sé ed un certo sangue freddo. Il corso è rivolto ai bambini di età compresa tra i 4 ed i 12 anni ed ha durata di un mese.

L’obiettivo che Soccorso Amico di Salerno intende rinnovare è quello di preparare i bambini al pronto intervento. La lezione numero uno per grandi e piccini è quella di tener ben a mente di affidarsi nelle necessità  all’1.1.8.

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Scritto da su 9 Giugno 2010. Archviato in Cronaca, In evidenza, Sociale. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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