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I diretti interessati hanno appreso la notizia dai giornali (punto primo). Nell’Agro-Nocerino-Sarnese, specificatamente ad Angri, per comprendere come mai sono a rischio 24 posti di lavoro (punto secondo) nella sede della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA, tale ente non costa nulla allo Stato in quanto finanziato dalle aziende e con i proventi di analisi, consulenze e progetti di ricerca). Il 31 maggio scorso è stato firmato dal presidente della Repubblica il Decreto Legge 78/2010, all’interno del quale è prevista anche la soppressione della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari di Angri (specializzata nella “cura” del pomodoro” con il trasferimento dei suoi compiti ed attribuzioni alla Camera di Commercio di Parma. Nella città emiliana è ubicata la sede legale della Stazione stessa. La Stazione Sperimentale è stata istituita nel 1922, dal 1986 è attiva quella di Angri, per promuovere il progresso tecnologico, dell’industria conserviera italiana e grazie all’elevata professionalità e specializzazione raggiunte, si colloca fra le più importanti istituzioni di ricerca applicata nel settore della conservazione degli alimenti anche al di fuori dei confini italiani. “Siamo rimasti senza parole – afferma Giuseppe Baldassarre, Fao Cisl Salerno – quando abbiamo appreso la notizia. Ad Angri si rende l’adeguato supporto alle aziende nostrane ed ora vogliono trasferire tutto. Siamo sbalorditi e cercheremo di fare il possibile per evitarlo. Sottolineo come questa Stazione si regga con fondi propri e non dello stato”.
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