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Salvare tutti gli ospedali salernitani. È questa la prerogativa del presidente della Provincia, Edmondo Cirielli. Per fare questo, però, c’è bisogno di concretizzare un doppio obiettivo. Chiudere i reparti doppioni. Attrezzare tutti gli ospedali piccoli con una vocazione medica specialistica. Sul tavolo, le proposte. Domani a Napoli, le risposte (almeno questa è la speranza). Il commissario Zuccatelli, fiduciario del governo Berlusconi, dirà la sua. Ovviamente sugli ospedali della provincia di Salerno. E sui reparti doppioni tra Eboli e Battipaglia. Senza dimenticare le vicende legate ai nosocomi di Agropoli, Cava dè Tirreni, Castiglione-Ravello e Scafati. Punti fermi, questo bisogna sottolinearlo, dei vari territori di competenza. L’idea più fattibile, stando alle ultimissime notizie, riguarda il ridimensionamento degli ospedali. Ma nessuna chiusura, come già specificato in precedenza. La pista percorribile? Trasformazione in una struttura di primo soccorso in cui i pazienti verrebbero stabilizzati e trasferiti, rimanendo nella rete dell’emergenza. Inevitabile, comunque, la riduzione dei posti letto e la necessità di trasferire i pazienti dopo il primo soccorso.
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