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Dentro e fuori dal campo un professionista, un gladiatore, il beniamino della folla. Lo sarà anche in panchina? Per Roberto Breda nulla è impossibile

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Roberto BredaIl gladiatore. Il regista. Il direttore d’orchestra. E’ lui o  non è lui? Certo che è lui, Roberto Breda. Quel numero quattro “tatuato” sulla pelle e sulla maglia granata, l’impegno mai venuto meno, la voglia di essere protagonista (dalla promozione in cadetteria a quella in massima serie), quel rapporto di fratellanza con l’intero pubblico salernitano. Roberto Breda è tutto questo ma tanto altro ancora. Potremmo parlarne per anni. Non basterebbero righe e righe. Lui è stato adottato dalla città di Salerno, grazie a professionalità, serietà e sacrificio. Giocare a calcio è soprattutto questo. Solo così, a dire il vero, si riesce ad ottenere il rispetto e la stima dei tifosi. Breda ha fatto tutto questo. Una bandiera, dentro e fuori il campo. Da quel lontanissimo 1993-1994, quando giovincello ed in prestito dalla Sampdoria ha cominciato a scrivere le pagine più belle della storia granata. Ed ora? Ed ora potremmo anche vederlo in panchina, per tornare a sognare.

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Scritto da su 19 Giugno 2010. Archviato in Calcio, Notizie, Sport. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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