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Il pallio all’arcivescovo eletto

Oggi, 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, S.E. mons. Luigi Moretti, arcivescovo eletto dell’archidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno riceve il Pallio dalle mani di Sua Santità Benedetto XVI in una particolare funzione nella basilica di san Pietro in Vaticano. Una folta delegazione, composta da 68 sacerdoti, è partita dalla nostra diocesi alla volta della capitale mentre la comunità della parrocchia del SS. Salvatore a Calvanico ha organizzato un pullman.

                Ma cos’è il pallio? Rappresenta l’agnello portato sulle spalle come simbolo dell’arcivescovo buon Pastore e l’Agnello crocifisso per la salvezza dell’umanità. Il materiale con cui è confezionato è la lana. Le due strisce terminali sono in seta nera e simboleggiano gli zoccoli dell’agnello. I due agnelli, la cui lana è destinata alla fattura dei pallii, vengono allevati dai padri Trappisti dell’Abbazia delle Tre fontane a Roma. Vengono confezionati dalle suore di clausura del convento di Santa Cecilia a Trastevere e benedetti il 21 gennaio, memoria di sant’Agnese.

                Dal IX secolo il pallio è il segno distintivo degli arcivescovi metropoliti. Nel corso del tempo ha subìto diversi cambiamenti, l’ultimo dei quali il 29 giugno 2008 quando è diventato una stretta fascia di stoffa- larga circa 5 centimetri- tessuta di lana bianca. Si differenzia da quello indossato dal pontefice, di foggia latina, più largo e più lungo e con le croci di colore rosso. Il pallio non può essere trasferito ad altri.