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Nel panorama calcistico ci sono tantissimi gladiatori in mezzo al campo. I tifosi lo riconoscono quasi subito. Apprezzano le sue caratteristiche: coraggio, buona volontà e maglietta sudata. Per questo, cinque anni addietro, con Evans Soligo il connubio è stato rapidissimo. Un fattore di pelle? Probabile ma il centrocampista veneziano, salernitano d’adozione come un certo Breda, ha fatto tanta strada con quella maglia granata durante l’era lombardi. Da Paestum e sino a Nocera Umbra. Sfiorando una promozione, conquistandola e poi facendo i conti con una deludente retrocessione. Applausi? Solo per lui da parte della curva. Un legame straordinario, che pochi giocatori hanno avuto la fortuna di portare a casa nell’avventura campana. Soligo ci è riuscito, non sarebbe mai andato via ma si sa le società, purtroppo, decidono. Meglio accettare l’offerta del Vicenza, ricominciare dalla cadetteria e magari attendo il giorno del ritorno con una curva, un intero popolo sportivo ad attenderlo.
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