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A Salerno giornata di mobilitazione contro la manovra economica

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 Anche Salerno si mobilita contro la  manovra economica ,la federazione  provinciale USB  organizza ,il prossimo 14 luglio alle ore 11,30, una giornata di mobilitazione con  presidio in piazza  Giovanni Amendola

In una nota l’organizzazione sindacale sottolinea la profondità e la dimensione strutturale dell’attacco al pubblico impiego , la  mobilitazione è mirata  alla manovra massacro e depressione di Tremonti, contro le riforme del Governo Berlusconi, contro i sindacati complici che plaudono e legittimano i sacrifici a lavoratori e pensionati, contro lo smantellamento delle Amministrazioni e dei Servizi Pubblici: Università – Scuola -Sanità – Ricerca – Ministeri – INPS – INAIL – INPDAP – Giustizia – Enti Locali – Agenzie Fiscali. Contro l’esproprio di salario, occupazione, beni comuni, diritti e dignità, contro i tagli e i mancati investimenti, contro la politica elitaria della precarietà, povertà, ignoranza, insicurezza e disoccupazione di massa, contro lo smantellamento dello stato sociale.

“L’Unione Sindacale di Base si mobilita per unire le lotte e contrastare l’attacco al mondo del lavoro, del non lavoro e del welfare” – afferma Ignazio De Rosa della direzione provinciale USB di Salerno. “La manovra economica, che da una parte colpisce pesantemente le condizioni di lavoro, l’occupazione ed il salario dei lavoratori pubblici, con conseguenze su quantità e qualità dei servizi ai cittadini che nei prossimi mesi saranno sempre più evidenti, dall’altra aggrava la situazione dei pensionati e di chi dovrà andarci nei prossimi anni. Una manovra che diventerà ancor più pesante per gli italiani quando, nel prossimo autunno ad essa si aggiungeranno nuovi sacrifici previsti con la nuova legge finanziaria e si metterà mano al diritto di sciopero, allo statuto dei lavoratori ed al diritto del lavoro” – continua De Rosa. “L’Unione Sindacale di Base da mesi denuncia che la crisi sta colpendo principalmente i lavoratori, i pensionati, i precari ed i disoccupati e che i Governi, in Grecia come nel resto d’Europa, stanno tutelando esclusivamente gli interessi di banche ed aziende. Mentre i lavoratori  sono alla disperazione, c’è ancora chi riempie le proprie tasche e continua ad arricchirsi, chi specula e chi, impunito, non paga le tasse da decenni” – conclude il dirigente USB.

 

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Scritto da su 12 Luglio 2010. Archviato in In evidenza, Notizie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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