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Presa di posizione dei sindaci della Costiera Amalfitana: dimissioni in toto, una sorta di ribellione al declassamento dell’ospedale “Costa d’Amalfi” (con la struttura di Castiglione di Ravello privata delle funzioni di ricovero e quindi riconvertita in una struttura polifunzionale per la salute). “E’ diventata una situazione insostenibile – dichiara Antonio Della Pietra, Sindaco di Maiori – ed è per questo motivo che tale atto deve essere portato avanti. Alziamo la voce in questo e speriamo che qualcuno si renda conta della situazione. La soluzione c’è, bisogna garantire i servizi sanitari essenziali di emergenza”. Questa, invece, la nuova geografia della sanità nostrana. Contro i tagli e gli accorpamenti monta la protesta in tutta la provincia: 279 i posti letto persi, 224 nel comparto pubblico e 55 nel privato. Al “Ruggi” di Salerno assegnato il terzo livello, insieme agli ospedali di Nocera Inferiore e Vallo della Lucania. Saranno annessi all’azienda di via San Leonardo il “Fucito” di Mercato San Severino e il “Da Procida” di via Calenda. Nel “Villa Malta” di Sarno confluiranno le unità operative per acuti dello “Scarlato” di Scafati ed alcune funzioni dell’ospedale di Cava. All’Umberto I di Nocera annesso l’Andrea Tortora di Pagani. Smantellato l’ospedale di Agropoli che si riconverte in centro ambulatoriale ad indirizzo oncologico. Per Polla-Sant’Arsenio si conferma il secondo livello dell’emergenza. Il “San Luca” di Vallo si riconferma presidio di terzo livello. Sapri configurato come presidio di secondo livello. Sessanta mesi, questi i tempi previsti per la realizzazione del presidio ospedaliero unico Valle del Sele nel quale confluiranno gli ospedali di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli e Battipaglia con 328 posti letto: più gli 80 di Oliveto, secondo livello di emergenzam, primo livello per l’emergenza cardiologica e l’ictus.
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