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La sfilata della banda musicale della Polizia di Stato, al ritmo di marcia della “Parata di Eroi”, e l’ingresso del picchetto d’onore questa mattina,a Contursi Terme nel 25esimo anniversario della morte del Commissario Capo della Polizia di Stato, Giuseppe Montana. In tanti hanno voluto assistere alla cerimonia di intitolazione di una piazza in sua memoria.
Montana era l’’esperto investigatore, già in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Palermo, assassinato dalla mafia il giorno 28 luglio 1985, nella Frazione Porticello del Comune di Santa Flavia (PA).
Come ha ricordato nel suo intervento il Questore di Salerno, Vincenzo Roca, a Montana, dotato di acume investigativo non comune, furono affidati incarichi delicati e prestigiosi, nei quali profuse intelligenza, coraggio ed entusiasmo, tanto da diventare ben presto un modello di riferimento per i poliziotti di Palermo che gli affibbiarono il nomignolo di “Serpico”, considerandolo un vero e proprio “mastino”.
Montana portò a termine numerose brillanti operazioni che portarono alla cattura di diversi latitanti di Cosa Nostra siciliana, scompaginando i traffici delittuosi e gli interessi criminali della mafia che, per tali motivi, lo condannò a morte.
Una condanna a morte che accomuna l’eroico poliziotto ad altri fulgidi esempi di coraggiosi “nemici” della malavita organizzata quali i giornalisti Mauro De Mauro e Giuseppe Fava, a sacerdoti come Don Puglisi e politici quali Piersanti Mattarella e Pio La Torre, nonché a magistrati e tutori dell’ordine, come è avvenuto per l’uccisione di Falcone e Borsellino.
Riferendosi a tutti questi uomini, che per il loro coraggio e senso civico hanno perso la vita, il Questore ha citato una frase del giudice Falcone: “Le loro idee cammineranno sulle nostre gambe” ed ha esortato i giovani presenti in piazza a camminare sempre sui sentieri della legalità e dell’altruismo, per dar vita ad un mondo migliore senza violenza e sopraffazione.
La cerimonia è poi continuata con lo scoprimento della targa marmorea “Piazza Beppe Montana” da parte del Sindaco di Contursi, Giacomo Rosa e del fratello dell’eroico poliziotto. L’Arcivescovo Metropolita di Salerno, Campagna ed Acerno, Mons. Gerardo Pierro ha poi benedetto la targa, accompagnato dal Cappellano Provinciale della Polizia di Stato, don Giuseppe Greco.
A seguire la deposizione della corona d’alloro, fatta dal Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, dal Questore di Salerno, Vincenzo Roca, dal Vicario del Questore di Palermo, Maurizio Agricola, dall’Assessore Marcello Feola in rappresentanza del Presidente della Provincia di Salerno e dal Sindaco di Contursi, Giacomo Rosa.
Vi è stata poi la recita della preghiera del poliziotto ed il giuramento fatto dai bambini delle scuole del comune termale, vestiti con magliette bianche, rosse e verdi che hanno eseguito “Il Canto degli italiani”.
Al termine della cerimonia la Banda Musicale della Polizia di Stato ha eseguito la marcia d’ordinanza “Giocondità” ed alcuni brani del suo repertorio.
L’intitolazione della piazza si inserisce in un più ampio progetto che prevede la realizzazione di un percorso della legalità nell’ambito del Parco delle Querce, complesso termale con annessa ampia area verde, confiscato ad un appartenente a clan camorristico ed assegnato al Comune di Contursi Terme per finalità socio assistenziali.
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