Oggi è |
“Riaccendiamo la Croce del monte S. Liberatore, uno dei simboli più belli del territorio”. E’ l’appello lanciato da mons. Carlo Papa, rettore del monastero di S. Liberatore, dagli studi di Telediocesi Salerno. Mons. Papa chiede al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, che alcuni fa si impegnò per il recupero della croce che per le sue dimensioni è visibile sia da Salerno che da Cava e dalla Costiera, di fare altrettanto oggi che il simbolo religioso è spento da due anni. Due anni fa, infatti, alcuni vandali tranciarono i cavi della corrente lasciando al buio la Croce. Essa è posta sulla cima del monte Butornino, accaonto al Monastero. Già nel secolo X era detta San Liberatore la chiesetta esistente sul Monte. Il Monastero Romitorio di San Liberatore si erge sull’omonimo rilievo montuoso, a proteggere e sorvegliare il Golfo di Salerno. Il complesso grazie alla sua posizione si colloca su un territorio che grava su tre comuni limitrofi: Vietri sul Mare, Cava dei Tirreni e Salerno. La chiesa fu fondata “ in onore Domini nostri ac Liberatoris Jesu Christi”. L’attuale chiesetta in origine era a due navate , attualmente oggi una è occupata dalla sacrestia dove un tempo venivano sepolte delle monache benedettine che venivano a trovare menarvi di vita monastica ed eremita. Ora un importante progetto di valorizzazione ha già recuperato la gran parte degli ambienti del monastero che potranno essere utilizzati per l’ospitalità di pellegrini, gruppi di preghiare, ritiri spirituali.
Link breve:
Devi Registrarti ed effettuare il Login per scrivere un commento Accedi