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Nonostante le festività, la chiesa dei salesiani di Salerno si è riempita come nelle grandi occasioni. In tanti, dal quartiere, dall’intera città e persino da oltre i confini regionali hanno voluto dare l’estremo saluto al professore Rodolfo Graziano. Storico del territorio, Graziano è stato presidente regionale per la Campania degli ex-allievi “don Bosco”, cooperatore salesiano, valente studioso di storia locale, autore di diversi volumi a tema storico-religioso. Citiamo tra gli altri “I 50 anni della famiglia salesiana a Salerno” e “L’arciconfraternita del Carmine 1598-2003”. Dopo una lunga malattia, affrontata nella serenità della fede, Rodolfo Graziano che ha legato tutta la sua esistenza all’impegno in oratorio e presso la comunità dei Salesiani di Salerno e d’Italia, “ha avuto il privilegio – come ha sottolineato il parroco, don Mario Sangiovanni, durante l’omelia del rito funebre – di tornare alla casa del Padre nel giorno dell’Assunta, ovvero della massima apoteosi mariana, di quella Mamma Celeste che lui amava tanto sotto il titolo di ausiliatrice. Poi un altro inequivocabile segno della provvidenza: i funerali si svolgono nel giorno di nascita di Don Bosco. Oggi don Bosco nasceva alla vita terrena e Rodolfo viene chiamato alla vita eterna. La sua è un’anima bella, come ce ne sono ancora nelle nostre comunità”. Nel rivolgersi alla famiglia, ai figli Daniele, Bernardo, Anna Sara, il parroco ha avuto particolari parole di apprezzamento per il paziente ruolo di guida avuto dalla moglie: “Rosaria, sei stata la sua forza nell’accompagnarlo durante la sua lunga malattia, fino all’ultimo respiro”. Grande commozione quando poi è stato letto l’ultimo biglietto lasciato da Graziano: “Signore, perdona le mie intemperanze che non sempre sono riuscito a vincere. Ma ho amato tutti!”. Tante le autorità presenti, per rendergli l’ultimo saluto. Tra gli altri il vice-presidente del Cnel, Giuseppe Acocella, amico d’infanzia di Graziano ed il presidente nazionale dell’Associazione Ex-Allievi don Bosco, Bernardo Cannelli.
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