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(seconda parte)Nella serie tematica del “Patrimonio artistico culturale italiano” Poste Italiane ha emanato un francobollo dedicato al complesso abbaziale della Sacra di san Michele, realizzato intorno all’anno Mille sulle colline circostanti la cittadina di S.Ambrogio, a Torino in Val di Susa. Il francobollo del valore di 0,60 centesimi di euro – le cui immagini sono state messe gentilmente a disposizione dal prof. Antonio Santonastasio dell’ANFI Salerno – riproduce in calcografia uno scorcio dell’abbazia realizzato da Antonio Saliola.
Con l’abate san Pietro I da Cava (1079-1123) nipote di sant’Alferio, ebbe inizio il lungo periodo di splendore dell’abbazia che divenne fulcro di una vasta congregazione di monasteri sparsi in tutta l’Italia meridionale. Egli fece costruire una chiesa abbaziale che fu consacrata da papa Urbano II il 5 settembre del 1092. Nei secoli successivi l’Abbazia crebbe di importanza grazie alla diretta protezione dei re di Napoli e dei Papi e nel Medio Evo giunse ad avere rapporti commerciali anche con la Catalogna, con la Provenza e con l’Oriente grazie ai privilegi acquisiti sui vicini porti di Vietri, Fuenti e Cetara dove pare approdassero le navi allestite dalla stessa Abbazia. In questo periodo Cava de’ Tirreni fu elevata a sede vescovile. Secondo la leggenda entrambe le abbazie, di Torino e di Salerno, furono consacrate in modo particolarmente suggestivo.
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