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I tagli e le Ferrovie dello Stato. I tagli e la Regione Campania. I tagli e la provincia di Salerno. Trentadue le corse cancellate. Come mai? Secondo le organizzazione sindacali, “la Regione – alle prese con un debito complessivo di 13 miliardi di euro, accertato dagli ispettori inviati dal ministero dell’Economia, non ha fondi a sufficienza per onorare il contratto di servizio sottoscritto due anni fa con Trenitalia”. Da domani, cinque settembre, quindi sarà arduo viaggiare in treno. Soprattutto per lavoratori e studenti che tramite il trasporto su ferro raggiungono Salerno, Napoli e Caserta. Sette corse sospese. Tre limitate. Un migliaio di pendolari dal prossimo lunedì avrà difficoltà a raggiungere la propria destinazione. Nella nostra provincia, poi, l’sos scatta in particolare sulla tratta Agropoli-Castellabate dove almeno per sei ore non c’è l’ombra di un treno. Senza dimenticare la distanza da coprire tra Eboli e Sapri. Altro tallone d’Achille le università, in particolare con le mete di Fisciano e Caserta. Ed è proprio la linea ferroviaria Salerno-Caserta la più penalizzata, delle ore 7 e 47, con il transito per Sarno, Palma Campania, Nola, Maddaloni e Cancello. Da Napoli, con i tagli dei treni per Sapri, Eboli e Cosenza, ritornare a Aalerno è una vera e propria impresa. Nel dettaglio le linee sospese: Sapri-Napoli delle ore 15.30; Napoli-Sapri delle ore 12; Eboli-Napoli delle ore 11.26; Eboli-Napoli delle ore 9.08; Salerno-Cosenza, con partenza da Sapri, delle ore 10.08; Salerno-Cosenza, limitato Sapri, delle ore 5.52; Napoli-Cosenza, limitato Salerno, delle ore 7.20; Cosenza-Salerno delle ore 11.55.
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