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L’arcivescovo Moretti al Pontificale parla del “coraggio di San Matteo”

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Pontificale nel segno di san Matteo questa mattina in duomo nel giorno di festa per il Santo Patrono di Salerno. A ripercorrere la traccia di vita lasciata in eredità dal pubblicano che fu chiamato da Gesù ad essere uno dei 12 apostoli è stato l’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Luigi Moretti, durante l’omelia.”In matteo si è compiuto ciò che diceva Maria nel Magnificat: il Signore ha guardato la povertà della sua serva ed ha fatto cose grandi”. 

Un messaggio chiaro alla diocesi tutta è stato quello dell’arcivescovo Moretti sul coraggio di rileggere la vita nella nuova dignità in cui convivono comunione, carità e fratellanza. Sempre seguendo i passi dell’evangelista Matteo, l’arcivescovo primate ha spronato  i presenti a fare della “comunione” uno dei passaggi nodali della vita in cui non bisogna aver paura delle parole. Cattedrale gremita, questa mattina. Posti occupati fino all’ultima fila. Tra le migliaia di fedeli anche diversi turisti.

Immancabile la presenza delle autorità: dal sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, tra i primi ad arrivare, al vice presidente della provincia di Salerno, Anna Ferrazzano. E poi ancora Angelo Scelzo, sottosegretario al pontificio consiglio delle Comunicazioni Sociali; il questore Antonio De Iesu; il prefetto, Sabatino Marchione; il rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Raimondo Pasquino.  Ad accogliere in duomo l’arcivescovo di Salerno, nel suo primo San Matteo, un corale applauso. Accanto a monsignor Moretti anche l’arcivescovo emerito, monsignor Gerardo Pierro; il cardinale Renato Raffaele Martino e l’abate della Badia di Cava de’ Tirreni, Benedetto Chianetta.

Uno dei messaggi custoditi tra le parole dell’omelia anche quello di non  vivere il giorno di San Matteo come una scadenza che “colpisce l’emotività ma come un appuntamento nel quale il Signore ci chiede di vivere la verità in cui siamo”. E poi ancora il richiamo alla fratellanza ed all’incontro .

Al termine dell’omelia è seguita la preghiera della Guardia di Finanza di cui san Matteo è protettore.

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Scritto da su 21 Settembre 2010. Archviato in Cronaca, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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